SCADENZA MAGGIO 2018

Situazione Bull e Ber

Asimmetria della distribuzione dei volumi del future scadenza giugno

1 negativa
2 positiva
3 negativa

VWAP PVP dinamici

Si nota l’asimmetria negativa visto che il PVP si trova al di sopra del VWAP.
In compenso il VWAP è in ascesa il che significa che i contatti che vengono effettuati nel tempo mediamente sono conclusi su prezzi via via maggiori.

Trend Pressure e CDV. Sembra che il derivato faccia fatica a portarsi in territorio positivo sia per l'uno che per l'altro.

Aumentano le probabilità di riempimento di volumi della zona indicata dalla freccia.

Vendute in chiusura 2 Put 24.000 a 174 punti

L’indice Ftse Mib chiude a 24.159 punti (+0.52%) a pochi punti dai massimi con una prestazione tutto sommata buona in vista delle scadenze tecniche della prossima settimana. Lo sviluppo del profilo al di sopra dei 24.000 fa ben sperare per il prossimo futuro.

Oggi una sola operazione di chiusura che ha riguardato la vendita di due Put 24.000 in coincidenza della chiusura quando mi sono accorto della sostanziale tenuta del mercato. Ho lasciato la porta aperta al di sopra dei 24.000 punti dove la strategia presenta il massimo guadagno a scadenza che se si dovesse concretizzare rappresenta una doppia vittoria considerando da dove ero partito.
Intanto riporto il cronologico con le operazioni di oggi in evidenza e la strategia risultante che mi soddisfa abbastanza e sulla quale sono fiducioso.

Doppio binario

La scorsa settimana ci siamo soffermati sull'interessate segnale rialzista fornito dall’indice SP500 che ha rotto definitivamente da una parte la trendline discendente che partiva dagli ultimi massimi assoluti di fine gennaio scorso e dall'altra l’ultimo massimo relativo del 18 aprile che aveva bloccato il rimbalzo precedente e abbiamo sottolineato come l’indice abbia a questo punto tutte le carte in regola per raggiungere non solo l’obiettivo intermedio è 2.800 punti, ma anche di raggiungere di nuovo i massimi storici ed eventualmente superarli.
L’Europa da canto suo sembra arrancare in quanto ci sono evidenti segnali generalizzati di contrazione del PIL anche se ancora i mercati non sembrano scontare questa evenienza.
Sul tappeto oltre a problemi di natura geopolitica causati dalla decisione di Trump di rinnegare il trattato con l’Iran sul controllo della proliferazione nucleare, si sono ripresentate le problematiche riguardanti i dazi che a quanto pare adesso potrebbero colpire il settore auto con possibili dazi dell’ordine del 20% a carico delle importazioni in USA di auto europee con restrizioni importanti anche per quanto riguarda l’inquinamento in ogni caso più pesanti rispetto alle auto prodotte in America.
Insomma gli indici europei hanno perso quello smalto mostrato nel primo trimestre di quest’anno e sembrano destinati a sottoperformare quelli americani.
Intanto in casa nostra questa settimana dovrebbe risolversi definitivamente la partita della formazione del governo giallo verde e finalmente vedremo le carte dell’accordo.

Mercati europei intorno alla parità con i futures sui principali indici americani in rialzo, un po’ quello che si diceva prima.
Per quanto riguarda il nostro mercato abbiamo una sostanziale tenuta. Il future sull’indice presenta una distribuzione dei volumi con una leggera asimmetria positiva. Il Trend Pressure è colorato di rosso dalla partenza e per il momento non accenna a nessun recupero. Certo se consolida su questi livelli è probabile che l’asimmetria positiva possa innescare un movimento di recupero del future e riportarsi sui massimi, ma se continua a indebolirsi il derivato potrebbe anche accelerare nella discesa. Perciò per il momento il quadro rimane ancora tutto confuso...