SCADENZA OTTOBRE 2018

Commento di chiusura di oggi lunedì 24 settembre 2018.

Prima seduta della settimana in negativo per Piazza Affari. Il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in perdita dello 0,91% a 21.339 punti. Sui mercati pesano ancora le crescenti tensioni in tema di commercio internazionale, in più, per quanto riguarda la borsa italiana c’è una forte attenzione alle mosse del governo in termini di manovra di bilancio e conti pubblici. I Btp sono molto reattivi con ordini in vendita sempre pronti per sfruttare ogni singolo passo falso del governo. Intanto Draghi in audizione all'Europarlamento ha confermato la fine del QE a dicembre ed accennato che nei prossimi mesi ci sarà una ripresa vigorosa dell'inflazione core a causa della crescita dei salari.

Vediamo la nuova situazione degli Open Interest.

Chiusa la scadenza di settembre, andiamo ad analizzare la scadenza di ottobre per quanto riguarda le opzioni sull’indice Ftse Mib ossia le Mibo.

La prima cosa che notiamo – a differenza del mese scorso – è che il crossover si trova sulla sinistra del prezzo e precisamente sullo strike 20.500 il che significa che la componente ITM di Call è maggiore di quella delle Put. Naturalmente le Call ITM vendute sono coperte dal future o dal sottostante fisico con gli opportuni rapporti di arbitraggio.
Altra cosa che notiamo è che le Put - in generale - sono presenti in numero maggiore rispetto alle Call. In particolare le Put OTM sovrastano abbondantemente le Call OTM.

Le due situazioni vanno a braccetto con il rialzo dei mercati o quantomeno con una sua neutralità.

Open Interest Mibo ottobre (la strategia)

Naturalmente la strategia risultante è rialzista il cui punto di massimo guadagno a scadenza è sullo strike 20.750 punti. Adesso siamo a due figure sopra e comunque sempre all’incirca con gli stessi importi di guadagno. A rialzo la strategia non può perdere a ribasso fanno paura quei 17.170 contratti sulle Put 18.500 e difatti a questo livello la strategia si gira e comincia a perdere.

Open Interest future di lunedì 24 settembre 2018.

Per quanto riguarda gli Open Interest totali del future sull’indice Ftse Mib, in concomitanza con la scadenza settembre si è assistito a una diminuzione massiccia degli stessi. Questo significa che non sono state rinnovate le posizioni in essere. In un certo senso è come se fosse cambiato sentiment…

Se non ho fatto qualche errore le cose dovrebbe essere cosi:

con i prezzi attuali si incassano per ogni Iron Condor messo a mercato 362,5€ e se ne rischiano 887,5. I break even point sono situati rispettivamente a 20.607 a ribasso e 22.395. Questa ampiezza di intervallo profittevole ha una probabilità – utilizzando la volatilità storica attuale – del 77%.

Valore atteso = 0,77 * 362,5 - 0,23 * 887,5 = 279,1 - 204,1= 75

Sul lungo periodo si guadagnano mediamente 75€ per ogni Iron Condor di questo tipo messo a mercato. Il ritorno sul capitale investito è dell’8,5% mensile che annualizzato fanno 229% che – in termini relativi – è tantissimo.

Ciao Antonio scusa se insisto su questo punto per me importante perché mi sembra tutto bello per essere vero a proposito della strategia condor. Potresti chiarire meglio.
grazie

C’è poco da chiarire, il ragionamento mi sembrava abbastanza chiaro. Comunque il problema sta nel premio al rischio che si fa pagare il venditore di opzioni: se questo è mediamente più alto rispetto a quello effettivo dedotto a posteriori dalla volatilità storica, allora il conto è remunerativo sul lungo periodo altrimenti no!

Avevamo visto che la volatilità implicita delle opzioni, dedotta in base al premio delle opzioni era 17,7% mentre la volatilità storica al 21/09/2018 a 21 giorni annualizzata era del 13%.

Ora, mentre la volatilità implicita riflette le aspettative dei movimenti futuri del sottostante, la volatilità storica è una misura del passato cioè racconta di che entità sono state le oscillazioni – nel caso specifico quelle del Ftse Mib – negli ultimi 21 giorni.
E’ naturale che se le cose rimangono in questo modo – ossia se la volatilità storica misurata a fine scadenza rimane su questi valori, allora abbiamo fatto un buon affare altrimenti no!.

Simulazione di 1000 Trade

Se inseriamo la probabilità di oscillazione dell’indice in base alla volatilità implicita i risultati sul lungo periodo sono impietosi.
Se invece inseriamo la probabilità di oscillazione dell’indice in base alla volatilità storica i risultati sul lungo periodo sono eccellenti. La curva dei profitti o equity line nel primo caso ha un trend discendente con un rendimento negativo del -67% al termine della simulazione, mentre nel secondo caso ha un trend ascendente con un rendimento positivo del 96%.

Perfetto! Grazie.

Aggiornamento situazione ore 16.30

Piazza Affari in rialzo, l’indice Ftse Mib segna +1,31% a 21.618 punti ed è sostenuta dall'atteggiamento positivo degli investitori in vista della nota di aggiornamento al Def. Pare che si vada verso una mediazione tra forze politiche e MEF, con deficit/PIL 2019 in area 1,8%. Buona la reazione dell'obbligazionario con lo spread in discesa a 236,20 anche in risalita dai minimi di questa mattina a 229 punti.

Tecnicamente, dopo la salita di questa mattina in apertura, il mercato ha creato - come si vede - una zona di volumi nella parte alta della distribuzione che non ha prodotto nessuna correzione fisiologica, il che significa che c’è stata una certa accettazione dei prezzi battuti in questo momento che potrebbero spingere il mercato a chiudere sui massimi.