SCADENZA DICEMBRE 2018

Ore 16.14

Purtroppo non risale per cui la decisione è una sola cioè quella di ritornare con un Delta negativo per cui procediamo alla vendita di 5 mini future a questi prezzi:

18.800
18.810
18.820
18.830
18.840

Siamo in attesa di qualche eseguito che tarda a venire…

Ore 16.14

Purtroppo non risale per cui la decisione è una sola cioè quella di ritornare con un Delta negativo per cui procediamo alla vendita di 5 mini future a questi prezzi:

18.800
18.810
18.820
18.830
18.840

Ore 17.12

Modificato ordine di vendita … sembra non ci voglia arrivare da quelle parti…
18.710
18.720
18.730
18.740
18.750

Venduto 2 Call 19.000 in chiusura media 270 punti (260/280)

I mini restano in piedi...

Ore 16.14

Purtroppo non risale per cui la decisione è una sola cioè quella di ritornare con un Delta negativo per cui procediamo alla vendita di 5 mini future a questi prezzi:

18.800
18.810
18.820
18.830
18.840

Ore 17.12

Modificato ordine di vendita … sembra non ci voglia arrivare da quelle parti…
18.710
18.720
18.730
18.740
18.750

Venduto il primo...il secondo...il terzo...quarto...

Manca solo l'ultimo all'appello... il 18750...

Manca solo l'ultimo all'appello... il 18750...

Eseguito anche l'ultimo...

Commento di chiusura di oggi giovedì 6 dicembre 2018

Debacle oggi per l'azionario europeo, con il Ftse Mib che a fine giornata ha ceduto il -3,54%. In allargamento anche lo spread che ha chiuso segnando 296 punti base (da 278 di ieri). A pesare sui mercati è stata la paura di una ripresa dei conflitti commerciali tra Usa e Cina a seguito della notizia dell'arresto in Canada, per conto degli USA, della Direttrice Finanziaria di Huawei nonché figlia del fondatore del colosso cinese dei telefonini.
In casa nostra intanto è iniziato nel pomeriggio il vertice sulla legge di Bilancio a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte e i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il Ministro dell'Economia e delle finanze Giovanni Tria e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro per trovare la quadra sulle rettifiche da apportare alla legge di bilancio per venire incontro alle richieste di Bruxelles
Naturalmente il fatto non poteva che ripercuotersi sui mercati a cominciare da quelli asiatici e poi a seguire su quelli europei che hanno accusato il colpo.

...

Finale di seduta in netto miglioramento a Wall Street, che dopo i pesanti ribassi dell'avvio di contrattazioni, in scia a crolli a catena delle Borse, ha visto gli indici ridurre le perdite.
Il Dow Jones ha terminato la seduta a -0,31%, lo S&P 500 a -0,15% e il Nasdaq addirittura con un +0,42%.
In apertura l'azionario era stato pesantemente zavorrato dal riaccendersi dei timori sulla crescita globale e soprattutto sulle tensioni commerciali Usa-Cina, dopo l'arresto dalla figlia del fondatore di Huawei in Canada. Il premier canadese Justin Trudeau è intervenuto in serata assicurando che l'episodio non ha alcun connotato politico.

Il "Pacco" di Natale

L’arresto avvenuto in Canada di Meng Wanzhou, direttore finanziario e figlia del fondatore dell’impero delle telecomunicazioni cinesi Huawei, eseguito su mandato della magistratura americana che ne ha chiesto l’estradizione per aver violato le leggi USA sulle sanzioni all’Iran ed altri paesi nemici degli USA, nasconde questioni più profonde che riguardano il predominio tecnologico nel campo delle reti di telecomunicazione, di cui Huawei è leader mondiale e per estensione la battaglia commerciale a suon di dazi tra Usa e Cina.
L’arresto è stato vissuto dai cinesi come un atto di arroganza e ingerenza politica e potrebbero rappresentare la miccia che farà saltare le trattative per risolvere definitivamente gli squilibri commerciali tra USA e Cina.
La questione non è da prendere sotto gamba visto le ripercussioni borsistiche vissute ieri sui listini prima asiatici e poi europei con quest’ultimi che hanno perso una media del 3%.
Il panico si è scatenato quando in apertura i listini americani hanno aperto con un pesante segno meno e sembrano destinati a replicare la seduta di martedì scorso.
Ma come succede spesso da un po’ di anni a questa parte, le mani forti hanno incominciato a comprare allettati da prezzi da saldo – almeno per il mercato americano - forti del fatto che in ogni occasione come questa sono stati ampiamente ricompensati.
E anche questa volta l’hanno sfangata perché Wall Street è riuscita a fare una rimonta sorprendente rimbalzando sui minimi annullando completamente la perdita, che ammontava - nei minuti in cui i mercati europei chiudevano i battenti - a circa -3%.

Ma il toro è malato! E la questione è solo rimandata nel tempo.

Intanto in casa nostra lo spread – ancora una volta - si è avvicinato a quota 300 e questo non riassicura sulle sorti della nostra borsa.