10/12/2018, 11:08
Dov’è il “pacco”?
La settimana appena trascorsa dovremmo ricordarcela per molto tempo e invito soprattutto chi non ha una lunga esperienza a farne tesoro.
Dopo il rialzo di lunedì, sull’onda del paventato ritorno di fiamma fra Usa e Cina, gli indici schizzano all’insù, la successiva presa di coscienza della bufala ha causato il giorno dopo il capitombolo di oltre -3%, seguito mercoledì dalla chiusura per funerale dell’ex Presidente George Bush padre. Giovedì è arrivata la notizia che ha fatto precipitare l’azionario dalla padella alla brace convincendo i mercati a scendere di nuovo solo che qui scatta la “trappola” nella quale molti cadono. Mi spiego.
Quello che salta più agli occhi in questi ultimi dieci anni di rialzi degli indici americani è che, non appena si raggiungevano supporti importanti, i Big Investor entravano long e guadagnavano a mani basse. Anche la scorsa settimana si è riprodotto la stessa solfa e che ha riportato gli indici a stelle e strisce in alto dopo che stavano accusando una perdita del 3%.
Sembrava un evidentissimo segnale rialzista, parte il rally di fine anno (pensano in molti, anzi, quasi tutti).
Questa volta però qualcosa si è inceppato perché venerdì si è riprodotto la stessa perdita solo che questa volta i tori si sono mantenuti alla larga. Naturalmente le danze sono state aperte dai mercati azionari USA e seguite in modo fedele nei passi da parte degli altri mercati mondiali.
Tutto fa pensare che la settimana appena avviata sarà alquanto movimentata.
Meno si rischia più si guadagna ...