SCADENZA FEBBRAIO 2019

Dal punto di vista tecnico, andando a valutare i volumi sviluppati nelle ultime 5 sedute, ci accorgiamo che la distribuzione ha assunto ora un profilo simmetrico con a centro l’area di valore che va da 19.630 a 19.765 e che ha raccolto il 70% degli scambi. Poi abbiamo una estensione superiore che è arrivata a toccare 19.900 punti e una inferiore, più o meno della stessa grandezza, che è arrivata a toccare 19.540 punti. C’è un’area (1) che appare vuota e che potrebbe essere colmata nel breve. Ed è sotto il POC cumulativo che si trova a 19.725 punti. In questo momento il prezzo dell'indice Ftse Mib sta battendo 19.755 punti.

Diamo un aggiornamento tecnico alla strategia che stiamo seguendo. Dunque... siamo partiti dalla vendita di 4 Put 18.000 febbraio a 66 punti dopodiché abbiamo innestato su di esse un acquisto di una Put ITM 20.000 stessa scadenza per monetizzare i guadagni effettuati sulle 4 Put 18.000 e che adesso valgono meno di 10 punti. Con l’acquisto della Put 20.000 abbiamo fatto – inoltre – una scelta direzionale (Delta negativo) tanto che sia il Theta che il Vega sono vicini allo zero. Naturalmente, non possiamo stare molto tempo in queste condizioni se il pronostico che abbiamo fatto non dovesse concretizzarsi, perché la Put 20.000 con il passare del tempo, da sola, avrebbe più valore temporale rispetto alle 4 Put 18.000 vendute. Perciò in quel caso dovremmo chiudere qualche Put 18.000 e rollare verso il centro il quantitativo chiuso.

Io... speriamo che me la cavo

La difficoltà di tradare i mercati azionari odierni è diventata proverbiale. Spesso si alternano momenti di euforia seguiti da forte depressione.
Basta guardare a quanto è successo a gennaio ai più importanti indici mondiali, quelli americani. Beh… hanno chiuso un mese sui massimi e recuperando tutto quello che avevano perso nel mese di dicembre. Questa sorta di inversione a “V” del mercato mette a KO qualsiasi trader che utilizza strumenti lineari. Noi siamo fortunati perché utilizziamo strumenti finanziari dotati di flessibilità che si adattano a qualsiasi situazione. Perché possiamo escludere dalle nostre strategie la direzione e per i più bravi anche la volatilità o a limite cavalcarla.
Quello che vedo è che il rallentamento economico mondiale è molto più pesante di quello che vogliono farci credere e soprattutto di quello che dicono i grafici.
Siete convinti che la stima del PIL del 4° trimestre non sia stata comunicata in settimana per colpa dello shutdown? Io credo di no! Forse il dato era tanto brutto che avrebbe provocato in questo momento un tonfo dei mercati di dimensioni catastrofiche, meglio rinviarlo e dare la possibilità alle mani forti di alleggerire i portafogli.

In Italia la situazione è ancora più allarmante visto che abbiamo perso tempo quando le condizioni lo permettevano. Ora siamo in recessione tecnica e il governo del cambiamento propone dei miracoli, ma i miracoli li fanno solo i santi.

Caro Antonio, secondo me tra breve operare con gli strumenti lineari sarà come andare al casinò. Il mercato non segue macro ed interpreta le notizie a seconda e quasi sempre contro la "logica" del piccolo investitore/trader. Senza strumenti e strategie come quelle che stai presentando da tempo e che "perdonano" gli errori di previsione la vita del piccolo investitore/trader non può essere molto lunga. Purtroppo...

La buona notizia è che ormai, con capitali limitati, ognuno di noi può aprire la sua bottega di scomesse ;-)

Uno delle regole basilari e che riscontro essere violata frequentemente è l’adeguata capitalizzazione prima ancora degli strumenti su cui far fede. Per operare con strumenti derivati e con le opzioni in particolare devi essere capitalizzato. Certo! Si può operare solo acquistando opzioni OTM ma alla fine chi fa questa scelta è destinato prima o poi a rimetterci tutto quello che aveva. Bene inteso. Quando parlo di capitalizzazione adeguata non mi riferisco solo a chi ha pochi soldi perché in questo caso è abbastanza chiaro il concetto, mi riferisco anche a chi muove in vendita parecchi contratti e esce fuori dai margini e va in Margin Call.

La pressione al ribasso si è arrestata ma la forza ribassista è rimasta. Questo significa che ci potrebbe essere un modesto recupero dai minimi ma la giornata ormai è segnata e il prezzo tenderà di nuovo verso il ribasso quando si esaurirà questo tentativo.

Commento di chiusura di oggi venerdì 1 febbraio 2019

Chiusura in negativo per Piazza Affari con il Ftse Mib che segna a fine giornata un -0,78% a 19.576 punti.
Dopo un avvio positivo insieme alle altre borse europee, l'indice principale milanese ha accelerato al ribasso in scia all'incremento delle perdite sul settore bancario (il cui indice settoriale alla fine lascia sul terreno il 2,12%), salvo poi recuperare terreno dopo l’apertura positiva di Wall Street.

Il profilo risulta stretto e lungo e questo in relazione all'andamento del mercato che tra minimo e massimo ha subito una oscillazione di quasi 500 punti.

Il fatto di essere terminato – sebbene in recupero – sotto la montagna di volumi che si sono sviluppati durante la settimana in area 19.700, l’indice ha dato una precisa indicazione in direzione della discesa.

Questa settimana l'indice ha ceduto l'1,18% staremo a vedere la prossima settimana come si comporterà.

Oggi, per ciò che riguarda la strategia, nessuna operazione. Si rimane con un ampio Ratio Spread 1/4 di Put (20.000/18.000). Naturalmente l’utile si è incrementato ed è andato oltre quello del premio incassato delle 4 Put visto che avevamo il Delta negativo.

STRATEGY OPTIMIZER

Un elemento cruciale per valutare adeguatamente l’esposizione al rischio di qualsiasi portafoglio, è rappresentato dalla capacità di generare degli appropriati scenari finanziari futuri, cioè delle possibili evoluzioni del prezzo dell’attività finanziaria su cui si vuole investire. Uno scenario poco realistico può portare a pericolosi errori di stima del rischio che poi vengono puntualmente pagati sottoforma di perdite. Per rispondere adeguatamente a queste questioni è nato il software STRATEGY OPTIMIZER che si basa sulla tecnica statistica bootstrap che fornisce un'approssimazione della reale distribuzione campionaria relativa a un generico sottostante rimescolando casualmente i rendimenti reali.

Sul sito privato trading Help viene fornito il software STRATEGY OPTIMIZER e l’e-book relativo che – oltre a spiegare e ad approfondire la tecnica utilizzata - spiega le modalità di utilizzo dell’applicativo.

Diamo un aggiornamento degli Open Interest delle opzioni Mibo scadenza febbraio.

Partiamo dal crossover che si trova a sinistra del prezzo e questo ci dice subito che la componente ITM delle Call delle opzioni Mibo scadenza febbraio è maggiore rispetto alla componente ITM delle Put. Come vediamo in basso, infatti, questa ammonta a circa il 18% ( come si ricorderà era 20% il 29 di gennaio) mentre quella delle Put a 0,5% ed è rimasta invariata. La componente OTM delle Put - maggiore della corrispondente componente OTM delle Call – è passata da: 51% a 55%. La componente OTM delle Call è passata da 24% a 22%.
Ricapitolando: dall'ultima rivelazione sono quindi diminuite le Call ITM e quelle OTM; rimaste inveriate le Put ITM e aumentate le Put OTM.
Complessivamente in questo momento le Call febbraio sono 15.542 (erano 15.828) mentre le Put 23.212 (erano 20.152); il Put /Call Ratio è perciò 1,5 (da 1,3). Non è tanto alto ma si è incrementato per cui il mercato delle opzioni scadenza febbraio resta impostato con una tendenza lateral rialzista.

Trasformando gli Open Interest sulle Mibo scadenza febbraio in strategia abbiamo una Butterfly asimmetrica aperta a rialzo.

I maggiori vantaggi si avranno da una eventuale chiusura in corrispondenza del cerchio viola, mentre quello rosa - più spostato sulla sinistra - si riferisce alla situazione attuale.