07/02/2019, 10:55
Finché la barca va lasciamola andare
La vera sorpresa di ieri nel panorama delle borse mondiali è stato il nostro Ftse-Mib che – infischiandosene delle revisioni al ribasso sulla crescita italiana del 2019 che piovono da tutte le parti – è riuscito a chiudere sui massimi a 19.996 punti con un +0,82%. E’ stata una prestazione a rialzo senza soluzioni di continuità con gli acquisti sui bancari che hanno preso per mano l’indice fine alla fine.
E pensare che nella giornata di ieri è arrivato anche l’abbassamento della stima sul nostro PIL 2019 +0,6% da parte del FMI che così si è allineato alla previsione fatta da Bankitalia. l Fondo monetario internazionale sferza l'Italia a cominciare proprio dal tema della crescita, che è rallentata e mette ora in rialzo il rischio di recessione. Il rapporto, stilato nello scorso dicembre, rileva che le debolezze strutturali dell'Italia sono alla base della performance economica del Belpaese, per il quale "i rischi sono significativi e sono al ribasso". Secondo il Fondo, in caso di un acuto stress dell'Italia l'effetto contagio potrebbe essere globale e significativo. "Uno stress acuto in Italia potrebbe spingere i mercati globali in territori inesplorati".
Sulle misure impiantate dal governo giallo verde quali reddito di cittadinanza e quota 100 l’FMI non è tenero, suscitando le battute ironiche di Salvini e Di Maio. Oggi si replica con le previsioni della Commissione Europea che a quanto pare sono ancora più pessimistiche. Si parla di un misero +0,2%, che renderebbe inadeguata la manovra di bilancio e richiederebbe una seconda manovra aggiuntiva. Insomma: finché la barca va lasciamola andare…
Meno si rischia più si guadagna ...