22/02/2019, 11:19
Arriva la mannaia
Si nota una certa indecisione da parte degli operatori in quest’ultimo periodo. La ragione è molto semplice. Da una parte ci sono quelli che vorrebbero comprare ma temono di farlo sui massimi ritrovandosi invischiati in una correzione ribassista dopo la cavalcata a rialzo che ha recuperato tutta la perdita di dicembre. Dall’altra, ci sono quelli che vorrebbero vendere ma che sono frenati a farlo perché temono che i reali obiettivi di questo movimento a rialzo potrebbero essere proprio i massimi assoluti che ancora non sono stati raggiunti.
Perciò, è come un tiro alla fune dove le forze contrapposte tirano con la stessa intensità nella direzione opposta producendo come risultato finale la staticità del mercato.
Per quanto riguarda il nostro indice Ftse Mib, le cui sorti dipendono in massima parte dal settore bancario, l’arretramento di quest’ultimo ha determinato una flessione di -0,47%. Pesa e peserà anche oggi il giudizio Fitch che questa sera, a mercati chiusi, darà sulla credibilità del nostro debito pubblico comunicando la revisione del rating sull'Italia. Ora, dato che la stessa agenzia di rating, pochi giorni fa, ha abbassato di molto le prospettive di crescita del nostro paese per quest’anno, abbassandole dal +1% al +0,3%, è probabile un abbassamento del rating dall’attuale BBB a BBB- che corrisponde a livello più basso nella scala dell’affidabilità creditizia. L’outlook - cioè la tendenza – dovrebbe essere invece stabile.
Ecco la ragione per cui – nell’ultimo periodo – abbiamo avuto delle performance sottotono rispetto ai nostri competitor europei.
Meno si rischia più si guadagna ...