SCADENZA APRILE 2019

Ore 09.37
Inserito acquisto in chiusura di 2 mini futures a questi prezzi:

20.470
20.460

Ore 09.37
Inserito acquisto in chiusura di 2 mini futures a questi prezzi:

20.470
20.460

Eseguiti!

Chiusi i futures (FIB e MINI) siamo ritornati alla strategia di partenza vale a dire alla Short Call.

Ieri – dal punto di vista degli Open Interest - la cosa che si nota di più è la chiusura massiccia di Call ITM. Per la verità c’è stata anche la chiusura delle Put ITM 21.500 ma in quantità notevolmente inferiore.
Qualche apertura di Call ITM – sicuramente di un operatore importante – (forse lo stesso che ha parzialmente rollato? ) 500 pezzi di Call 19.500 e 500 pezzi sulle Call 20.000.
Il risultato complessivo appare di natura (almeno nelle intenzioni ) lateral ribassista.

Continua la salita dell’Open Interest del future che ricordo essere correlato negativamente alla performance dell’indice Ftse Mib: l'indice scende e l'OI sale.

Ieri solo 689 contratti in più.

Trend Pressure e CDV – pur rimanendo in territorio negativo – hanno ridotto la loro debolezza.
In ogni caso i volumi sono ridotti a lumicino...

Zona cuscinetto.

Nessuna novità sul fronte Trend Pressure e CDV. La situazione rimane sostanzialmente identica a quella mostrata in precedenza. Nel frattempo però la zona cuscinetto si è spostata in alto adesso è compresa tra 20.550 e 20.570 punti.

Volumi nella parte alta della distribuzione fanno ritenere plausibile la possibilità del future di tornare a testare la parte centrale e oltre della distribuzione. Ricordo che il Trend Pressure è ancora bearish…

Commento di chiusura di oggi martedì 26 marzo 2019

Le Borse rimbalzano all'indomani di una giornata negativa per tutti i listini, con i timori di una recessione che si fanno sempre più largo tra gli investitori. Ha iniziato stamani Tokyo, dove il Nikkei ha chiuso in rialzo di oltre due punti percentuali contribuendo a dare una spinta all'insù alle Borse europee fin dal mattino. Nel pomeriggi ha bissato Wall Street che dopo due sedute in calo recupera terreno grazie ai titoli hi-tech e finanziari. E così a Milano l’indice Ftse Mib chiude positivamente a 21.139 punti (+0.38%) come del resto gli altri indici del Vecchio Continente.

I timori principali degli operatori riguardano le prospettive dell'economia americana e i rischi di un possibile rallentamento.
E’ vero che gli investitori sono consapevoli che l'economia degli Stati Uniti è sana ma questa potrebbe raffreddarsi velocemente quest’anno come dimostra l'inversione della curva dei rendimenti che rappresenta un indicatore affidabile di recessione.