Si sale ma con affanno
La settimana che si sta per concludere ha visto continuare il movimento rialzista da parte dell’indice SP500 e avvicinare così il massimo storico del 21 settembre 2018, a quota 2.941.
Abbiamo già detto della strepitosa forza sviluppata dal mercato americano che in poco più di 3 mesi ed è riuscito a recuperare tutto l’affondo ribassista del 4° trimestre 2018 realizzando una specie di inversione a V.
Eventi di questo tipo (aumento in 3 mesi di oltre il 20%) si sono verificati assai raramente e l’ultimo che ricordo risale all’anno 1998 con il boom delle dot-com. Poi sappiamo tutti come è andata a finire.
Ora, è vero che i mercati seguono sempre la propria strada e come regola generale non bisogna mettersi contro un forte trend, ma abbiamo visto però come ci siano diverse situazioni che invitano alla prudenza.
La voglia di salire sembra apparentemente ancora intatta alimentata ad arte dalla politica che fa il suo gioco. Sappiamo tutti che quando si arriva alla vetta di una montagna oltre ad accusare il fiatone non si può che scendere. Per cui non è da escludere che oggi ci sia una seduta leggermente correttiva e che potrebbe essere l’inizio di qualcosa di più consistente.