28/05/2019, 9:03
La vittoria di Pirro
Ciò che sta più a cuore a Salvini in questo momento è il taglio fiscale.
Chi a via Bellerio ha studiato i flussi elettorali e le motivazioni di voto, ha riferito al capo della Lega che il 34,3% conquistato nell’ultima tornata elettorale delle europee, è frutto soprattutto della promessa elettorale di tagliare le tasse.
Per questo motivo la flat tax sarà la prima proposta che Salvini cercherà di imporre all’agenda di governo e che – tra l’atro - ha sbandierato domenica notte rilanciandola a più riprese nella giornata di ieri: «Non mi impicco ai parametri e alle regolette europee, le tasse vanno tagliate. E se la UE ci scriverà una lettera vecchia maniera, tipo fate i compiti a casa, tagliate, io risponderò no. Ho il mandato degli italiani per farlo».
L'impennata dello spread, schizzato ieri a 282 punti dopo che Di Maio non ha sbattuto la porta in faccia a Salvini sulla flat tax, fa aumentare la paura che il governo possa venire travolto da una tempesta finanziaria come accadde a Berlusconi nel 2011.
Per questo motivo, il premier Giuseppe Conte, giocando di sponda con il Quirinale, non ha intenzione di andare allo scontro con Bruxelles.
Prepariamoci a vivere giornate ad alta tensione sul nostro mercato azionario e non solo.
Meno si rischia più si guadagna ...