SCADENZA LUGLIO 2019

Chi ha condotto le danze nella sezione odierna.

Ora si gioca a carte scoperte

In quest’ultimo periodo i mercati continuano ad andare avanti svogliatamente senza seguire una precisa rotta.

Anche ieri hanno vissuto una giornata senza troppe emozioni. La ragione sta nell'attesa del fatidico incontro tra Trump e Xi Jinping, che avverrà venerdì prossimo a margine del G20 di Osaka.

E così quelli europei hanno chiuso in pari, il nostro Ftse-Mib, come consueto da qualche giorno a questa parte, è stato il peggiore ed ha accusato il terzo ribasso consecutivo (-0,34%).

Naturalmente da questo faccia a faccia si capiranno le reali intenzioni dei due contendenti e soprattutto se esiste veramente la volontà di rimuovere i dazi e le ostilità commerciali che stanno bloccano il commercio globale.
La crisi piano piano si sta facendo strada nei paesi industrializzati e potrebbe portare la recessione entro pochi trimestri anche negli USA per cui una rapida soluzione della guerra commerciale viene considerata dagli investitori e non come l’unico antidoto in grado di fermare il rallentamento dell’economia globale.

A piazza Affari il Ftse Mib segna dopo la prima ora di contrattazione un +0,56% in scia ai rialzi del comparto bancario il cui indice settoriale guadagna 1,49%. Prevale l'ottimismo tra gli investitori che sperano in un esito positivo dell'incontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il suo omologo cinese Xi Jinping.

Tecnicamente siamo in una distribuzione che presenta una asimmetria positiva ma se andiamo a vedere il Trend Pressure e il CDV sono di poco al di sopra della linea dello zero il che potrebbe portare anche a un cambio di segno dei due indicatori.

In questo momento ci troviamo di poco al di sopra della zona cuscinetto.

Delta Volume per livello di prezzo. Sono cerchiati i livelli più significativi.

Mibo luglio
Differenziale OI di ieri. Si nota la chiusura di numerose posizioni sulle Call sia ITM che OTM.

Le trincee scavate dal mercato per il mese in corso sulle Mibo

Distribuzione OI Mibo mese di luglio e la relativa strategia messa in campo dagli istituzionali. Le posizioni sono sottotono rispetto agli scorsi mesi è probabile che investitori stiano aspettando gli esiti dell’incontro bilaterale sul commercio tra il presidente Usa Donald Trump e il leader cinese Xi Jinping durante il G20 di venerdì a Osaka in Giappone prima di prendere o consolidare le posizioni.

Chiusura in leggero rialzo per Piazza Affari con l’indice Ftse Mib che chiude a 21.110 punti con un+0,26% alla vigilia del G20 che avrà luogo domani a Osaka in Giappone. Il tema centrale – come detto - resta sempre il meeting a margine dell'evento sabato tra il presidente cinese Xi Jinping e quello statunitense Donald Trump con gli operatori che sperano che le due parti riescano a trovare un accordo sul tema dazi dopo le recenti tensioni.

Tecnicamente gli ultimi profili si stanno muovendo, senza convinzione, all'interno di un canale discendente.

La partita finisce quando arbitro fischia

Piazza Affari e le principali borse europee iniziano l’ultima seduta della settimana con variazioni minime, in attesa di indicazioni dalla riunione dei G20 a Osaka, in Giappone.

L’incontro tra Trump e Xi Jinping viene visto dai mercati come l’evento in grado di rompere lo stallo del mercato e dei volumi di scambio nell’ultimo periodo imprimendo un’accelerazione del movimento ai mercati mondiali. In questi ultimi giorni infatti si assiste ad una spasmodica attesa da parte degli investitori che non sembrano azzardare nessuna previsione sull'esito dell’evento. L’esito del colloquio resta incerto, anche perché la Cina mantiene come precondizione per riattivare i negoziati interrotti a maggio la revoca del divieto di vendita di tecnologia USA a Huawei.

La mia opinione è che nessuno dei due contendenti vuole apparire in questa fase come un perdente per cui lo scenario più probabile potrebbe essere un accordo per riprendere le trattative fermo restando i problemi che nel frattempo si sono accumulati. Diciamo che una possibile conclusione potrebbe portare a uno slittamento a settembre dell’innalzamento dei dazi sui 320 miliardi di dollari di importazioni cinesi deciso dall'amministrazione Trump che dovrebbe entrare in vigore a luglio in cambio di una calendarizzazione di nuovi incontri delle delegazioni di entrambi i paesi per proseguire le trattative. Già solo questo potrebbe essere visto dai mercati come un successo.

Diceva Vujadin Boskov: " La partita finisce quando arbitro fischia."

Differenziale Open Interest Mibo luglio di ieri

Pochissimi volumi di OI. E’ evidente che tutto è rimandato alla prossima settimana quando avremo probabilmente le idee un po’ più chiare. Prima di allora ogni posizione assunta sul mercato è ad alto rischio a meno che non ci troviamo all’interno della trading-room della Trump Tower, il quartier generale dell’impero finanziario di Donald.