08/07/2019, 11:42
I livelli che faranno la storia a portata di mano
Luglio è iniziato bene per i mercati in scia al momentaneo allentamento delle tensioni commerciali tra USA e Cina, dopo il vertice di Osaka, e alle nomine europee accolte benevolmente dai mercati prime fra tutte quella di Christine Lagarde a sostituire Draghi alla BCE.
E così, la scorsa settimana, dopo aver piazzato un “triplete”, cioè il massimo storico sui 3 indici principali di Wall Street; SP500, Dow Jones Nasdaq100 sembrano consolidare a un passo da livelli psicologici storici impensabili fino a qualche anno fa. Mi riferisco a 3.000 punti per SP500, 27.000 punti per Dow Jones e 8.000 punti per Nasdaq100.
Anche gli indici europei non sono stati a guardare soprattutto il nostro indice Ftse-Mib che si è portato sopra i 22.000 punti per poi scendere intorno a questa soglia nella giornata di venerdì ma con una performance settimanale che non si vedeva da tempo +4,73% ancora una volta grazie all’euforia sul sistema bancario provocata dalla discesa dei rendimenti intorno al 1,6% sul BTP decennale e quella dello spread col bund intorno a quota 200 dopo l’interruzione della procedura di infrazione da parte della Commissione UE.
L’unica cosa che bisogna stare attenti in questi casi è quello che dopo una “scorpacciata” segue quasi inevitabilmente un periodo più o meno lungo di correzione immediata. Oggi dovrebbe servire come prova del nove per verificare se la battuta di arresto dei mercati nell’ultima giornata della settimana scorsa sia stata dovuta alle solite prese di beneficio oppure ha rappresentato la chiave di volta di una correzione più profonda. Anche se la cautela in questi casi è d’obbligo, non credo che gli indici americani a un passo dal raggiungimento di una vetta storica si tireranno indietro.
Meno si rischia più si guadagna ...