15/07/2019, 10:04
Evitiamo di fare la fine del tacchino
L’atteggiamento a manica larga delle banche centrali ha inoculato altra euforia nei mercati agevolando la speculazione rialzista.
Ormai il rischio percepito sui mercati è quasi nullo; nei prossimi mesi ci sarà, a causa delle politiche monetarie espansive (distorsive!), un ulteriore abbattimento sotto lo zero dei rendimenti pagati dagli emittenti più solidi.
Assistiamo oramai a uno stravolgimento del regole di base del mercato e del rischio. L’investitore medio è ormai convinto che questo stato di cose possa perdurare per cui abbassa sempre più la guardia esponendosi maggiormente al mercato con rischi che non può permettersi. Del resto la speculazione finanziaria fa il proprio lavoro facilitata dalle tecniche operative di carry trade che consiste nel prendere a prestito del denaro (visto che è a buon mercato!) a tassi di interesse bassi, per investirlo su strumenti che offrono un rendimento maggiore (leggi azionario) in modo da ripagare sia il debito contratto, sia per ottenere un guadagno con la medesima operazione finanziaria.
L’effetto è quello che sta succedendo sui mercati da un po di tempo a questa parte, cioè quello di spingere i listini sempre più in alto ed impedire agli investitori di prendere in considerazione che qualcosa potrebbe andare storto.
Per illustrare questa “distorsione percettiva”, mi viene da pensare al problema dell'induzione e del tacchino di Bertrand Russell. Immaginate un tacchino che vive in un allevamento. Tutti i giorni, sia che piova sia che splenda il sole, alle nove del mattino puntualmente gli viene portato il cibo dal suo padrone. A ogni pasto nella sua mente si consolida sempre più la convinzione che la regola generale della vita sia quella di essere sfamati quotidianamente dalla razza umana. Purtroppo per il tacchino questa sua conclusione fu clamorosamente smentita la mattina della vigilia di Natale quando la stessa mano che gli aveva dato da mangiare sarà la stessa mano che gli tirerà il collo.
Il tacchino ha imparato dall'esperienza e la sua fiducia si è rafforzata man mano che cresceva il numero dei pasti amichevoli forniti dal suo padrone e benché la morte fosse sempre più prossima, egli si sentiva sempre più al sicuro. Il paradosso è che questo senso di sicurezza ha raggiunto il massimo proprio nel momento in cui il rischio era maggiore!
Meno si rischia più si guadagna ...