Vediamo il fenomeno del contagio da un’ altro punto di vista
Il numero di casi di coronavirus in Italia è spaventoso, continuando a salire ormai di diverse migliaia ogni giorno. La domanda che mi sono posto guardando i dati asetticamente è stata:
Il blocco a livello nazionale imposto dal governo per rallentare la diffusione del virus, sta funzionando? In altre parole il fenomeno del contagio sta seguendo ancora un andamento esponenziale o sta rallentando?
Per rispondere a questa domanda bisognerebbe leggere i dati dei contagi nel tempo tracciati su una scala logaritmica. In altre parole sull'asse delle Y (verticale) invece di contare in modo lineare cioè 1,2,3 così via, si conta in modo logaritmico ogni segno di spunta sull'asse y rappresenta un aumento dieci volte maggiore rispetto al precedente; per cui 1, 10, 100, 1.000 e così via.
Ora, sappiamo che senza adottare nessun vincolo, il coronavirus si diffonde in modo esponenziale come qualsiasi epidemia e cioè che i contagi raddoppiano a un ritmo costante. Se tracciamo la curva in modo lineare la curva si impenna rapidamente ed è difficile analizzare bene il fenomeno. Viceversa se tracciamo i dati in maniera logaritmica osserveremo una retta più o meno inclinata per cui i cambiamenti rispetto all'andamento della diffusione esponenziale del virus diventano molto più facili da cogliere.
Presentati in questo modo, i dati per l'Italia mostrano chiaramente che il tasso di infezione non è più esponenziale. La linea retta ora è una leggera curva verso il basso che indica che il tasso di aumento sta rallentando.
Ciò indica che le misure di contenimento più drastiche adottate, un primo effetto l’hanno avuto e se tutti rispettassero gli obblighi imposti la curva si scenderebbe più rapidamente.