SCADENZA LUGLIO 2020

Cerchiamo di fare un pronostico per questo mese di luglio e vedere che tipo di strategia è possibile mettere in piedi.
La prima domanda che ci dobbiamo porre è se l’indice Ftse Mib e cioè il sottostante su cui si vuole operare avrà un andamento mediamente stabile oppure dovremo continuare a vedere questi movimenti direzionali repentini visti nell'ultimo periodo.

Andamento dell’ultimo anno dell’indice Ftse Mib. Abbiamo inserito la retta di regressione lineare e le due deviazioni standard up e down che formano il canale ribassista che ci ha accompagnando in questo periodo. Dopo la scivolata dell’indice verso la metà di febbraio, culminata nei minimi il 16/03/2020 a 14.153 punti in seguito al lockdown per il covid-19, il mercato si è ripreso con un movimento abbastanza vigoroso fino a portarsi sulla retta di regressione lineare che corrisponde grosso modo a un livello di prezzo che aveva l’indice a luglio 2019.

Ci vorrebbe altro carburante da poter utilizzare per sfondare l’incombente resistenza posta a livello 20.200, sembra che si sia accesa la spia rossa che ci indica che siamo a riserva. Il primo obiettivo – se ci dovesse essere effettivamente il dietrofront – sarebbe 19.000 punti… poi c’è una prateria…

L’ADX a 14 giorni vale 44, 8 (scala di sinistra) il che significa che ci troviamo ancora in un mercato in forte tendenza.
Sembra oltretutto che fra non molto assisteremo all'incrocio del -DI (linea tratteggiata rossa) sul +DI (linea tratteggiata verde) che fornirebbe la conferma che a partire da quel momento la tendenza in atto diventa ribassista.

Analisi della volatilità

La volatilità storica a 21 giorni annualizzata ha dato origine - nel periodo considerato – ad un trend ascendente con massimi e minimi crescenti. La retta di regressione lineare, che ci indica dove si trova statisticamente la media di periodo, ha avuto anch'essa un andamento ascendente e, insieme alle due deviazioni standard, ha formato un canale di regressione lineare che ha contenuto quasi tutte le oscillazioni della volatilità storica, tranne – ovviamente – lo spike di volatilità dovuto all'epidemia di covid-19
L’ultimo valore di questa importante variabile vale esattamente il 30,3% e si trova nella metà inferiore del canale di regressione. Pensate che agli inizi di aprile era arrivata al 94%.

Anche qui la domanda che ci dobbiamo porre è sempre la stessa: ci troviamo in un periodo di alta o di bassa volatilità? Vediamo cosa ci dice il rango ossia una misura di valutazione relativa che viene spesso utilizzata in statistica. Il valore attuale, in un intervallo compreso tra 0 e 100, è 17 quindi in una zona di bassa volatilità. All’inizio di aprile per tutto il periodo di lockdown il rango mostrava il valore massimo.

Che la volatilità storica sia in una condizione di bassa volatilità relativa è confermato anche dal canale dei percentili dove l’ultimo valore segna 40° percentile il che significa che 60 valori su 100 hanno avuto valori di volatilità più alti rispetto a valori fatti segnare in questo momento. Dopo aver raggiunto i massimi la volatilità storica ha dato vita alla costruzione di un canale 20/80 dei percentili abnorme e adesso rasenta la parte inferiore di questo canale. Difficile un suo sfondamento, a mio avviso è più facile una ripresa della volatilità e un ritorno veloce dei valori verso livelli centrali del canale.

Infine, l’oscillatore di volatilità, che ha un valore di 50 all’interno di una scala che va da 0 a 100 quindi attualmente in una posizione del tutto mediana ma – come si vede - già ha dato prova di una risalita dai piani inferiori

Volatilità bassa che sta risalendo significa una sola cosa: mercato in procinto di scendere di nuovo o velocemente o in maniera graduale.

Approfittiamo di questa salita di oggi martedì 23/06/2020 per imbastire una di queste strategie:

Short Call

Long Put