abc ha scritto:forse ci sono arrivato empiricamente, i dati di X sono ottenuti partendo dal minimo dei rendimenti aumentato del valore dell'intercetta, mentre le Y dal valore di X moltiplicato per la pendenza
E' corretto ?
Ciao abc,
ho visto solo ora il tuo intervento.
Allora, quelle due colonne altro non sono che i valori per i quali passa la retta di regressione. In effetti una retta, come sappiamo, passa per due punti e, allo stesso modo, due punti sono necessari e sufficienti per l'individuazione univoca di una retta. Io, però, ho preferito far calcolare ad excel un certo numero di punti, di questa retta, per poter poi disegnarla in un grafico (è il primo modo a cui ho pensato).
Allora, avendo l'equazione:
è sufficiente, di volta in volta, assegnare un valore alla x e poi trovare il corrispondente valore della y: moltiplicando la x per il coeff. angolare m e sommando, a tale prodotto, l'intercetta q.
Quindi, quella colonna di valori che rappresenta la X (la colonna O), è stata ottenuta in questo modo: ho considerato l'intervallo costituito dagli estremi del rendimento: -5.18% e 5.53%, e poi ho diviso tale intervallo per 634 (in quanto tante erano le osservazioni reali). A quel punto ho determinato il subintervallo con cui far variare la X. Poi, per ognuno di tali valori, ho calcolato la Y secondo l'equazione della retta di regressione.
Comunque, ti allego la cartella, così potrai osservarne meglio i particolari.
Spread_light.xls
N.B.: considera due cose:
a. ho dovuto eliminare i due fogli che contenevano i dati storici del Btp e del Bund, altrimenti il file superava la dimensione massima consentita (comunque quei dati sono presenti nella cartella pubblicata in precedenza);
b. nel foglio grafici, ne trovi due. Uno è quello che ho pubblicato (con la retta di regressione di color rosa), l'altro è stato ottenuto con una modalità diversa, ma più rapida. Ma questa è una questione che afferisce excel.
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