Venti di guerra alle porte dell’Europa
Anche la prossima settimana i mercati saranno ancora condizionati dalla crisi tra Kiev e Mosca anche se non è calata l'attenzione sulle strette che potrebbero arrivare dalla Fed.
Per il momento le Borse sembrano tenere ma è chiaro che una invasione farebbe precipitare i mercati almeno per diversi giorni, specie in Europa e, probabilmente, il Treasury Usa a 10 anni salirà parecchio sopra il 2%".
C’è da considerare una aggravante: le banche centrali - a differenza di altre crisi - non interverranno per aiutare gli investitori, ma resteranno focalizzate nella lotta all'inflazione che probabilmente - visto il rincaro energetico che ne consegue - prenderà ancora più rincorsa.
Quindi possiamo dire che la questione Ucraina potrebbe rappresentare la goccia che farà traboccare il vaso con una scivolata dei mercati abbastanza pesante.
Naturalmente se l'attacco non dovesse esserci, se cioè i russi e gli americani decideranno di sedersi attorno a un tavolo per cercare un possibile accordo, allora le Borse potrebbero salire.
Ma questa ipotesi con il passare delle ore sembra più flebile da una parte perché al momento le varie diplomazie che si sono recate a Kiev e Mosca non hanno prodotto passi avanti verso accordi in grado di diminuire la reciproca ostilità, e dall’altro l’intensificarsi di colpi d’artiglieria reciproci tra truppe regolari di Kiev e ribelli nel Donbass.
Inoltre, oggi finiscono i Giochi olimpici invernali in Cina e dunque viene meno quello che molti consideravano un impegno che Putin si era preso con il leader cinese Xi Jinping, quello di non scatenare un'invasione mentre erano in corso i giochi per non rubare ai cinesi la ribalta mondiale. La diplomazia si giocherà le ultime carte fino alla fine per scongiurare la guerra.
P.S. Lunedì i mercati Usa resteranno chiusi per la festività del President's Day.
Anche la prossima settimana i mercati saranno ancora condizionati dalla crisi tra Kiev e Mosca anche se non è calata l'attenzione sulle strette che potrebbero arrivare dalla Fed.
Per il momento le Borse sembrano tenere ma è chiaro che una invasione farebbe precipitare i mercati almeno per diversi giorni, specie in Europa e, probabilmente, il Treasury Usa a 10 anni salirà parecchio sopra il 2%".
C’è da considerare una aggravante: le banche centrali - a differenza di altre crisi - non interverranno per aiutare gli investitori, ma resteranno focalizzate nella lotta all'inflazione che probabilmente - visto il rincaro energetico che ne consegue - prenderà ancora più rincorsa.
Quindi possiamo dire che la questione Ucraina potrebbe rappresentare la goccia che farà traboccare il vaso con una scivolata dei mercati abbastanza pesante.
Naturalmente se l'attacco non dovesse esserci, se cioè i russi e gli americani decideranno di sedersi attorno a un tavolo per cercare un possibile accordo, allora le Borse potrebbero salire.
Ma questa ipotesi con il passare delle ore sembra più flebile da una parte perché al momento le varie diplomazie che si sono recate a Kiev e Mosca non hanno prodotto passi avanti verso accordi in grado di diminuire la reciproca ostilità, e dall’altro l’intensificarsi di colpi d’artiglieria reciproci tra truppe regolari di Kiev e ribelli nel Donbass.
Inoltre, oggi finiscono i Giochi olimpici invernali in Cina e dunque viene meno quello che molti consideravano un impegno che Putin si era preso con il leader cinese Xi Jinping, quello di non scatenare un'invasione mentre erano in corso i giochi per non rubare ai cinesi la ribalta mondiale. La diplomazia si giocherà le ultime carte fino alla fine per scongiurare la guerra.
P.S. Lunedì i mercati Usa resteranno chiusi per la festività del President's Day.
Meno si rischia più si guadagna ...