19/05/2022, 9:58
L’inflazione mode i freni
Ieri i listini europei hanno praticamente fatto dietrofront dopo il dato dell’inflazione record della Gran Bretagna, ai massimi dai tempi del governo di Margaret Thatcher circa 40 anni fa e chiudono la seduta in territorio negativo.
Aumentano dunque le loro preoccupazioni per un rialzo dei tassi più rapido del previsto. Ad appesantire i mercati del Vecchio Continente contribuisce la nuova frenata di Wall Street e in particolare del Nasdaq. C’è stato un vero e proprio sell-off a Wall Street. A preoccupare gli investitori è sempre l'inflazione, che sta pesando sui conti di molte società, come stanno dimostrando le trimestrali.
Torna così la paura tra gli investitori, soprattutto all’indomani dei toni aggressivi usati dal presidente della Fed, Jerome Powell, che ha assicurato come «non esiterà» ad aumentare i tassi velocemente, se necessario, pur di arginare l’impennata dei prezzi, mentre la segretaria al Tesoro statunitense, Janet Yellen, dal canto suo ha spiegato di non aspettarsi una recessione negli Stati Uniti, malgrado la fiammata dei prezzi dell'energia e la guerra in Ucraina, giudicando l'Europa come «più vulnerabile».
Meno si rischia più si guadagna ...