SCADENZA OTTOBRE 2022

Avevamo visto che la volatilità implicita delle opzioni, dedotta in base al premio delle opzioni era 29,3% mentre la volatilità storica a 21 giorni annualizzata è del 22%. Il mercato quindi sta prezzando un aumento di volatilità di 7,3% rispetto alla situazione attuale.

Basta osservare qualsiasi grafico della volatilità e di un indice come in questo caso per rendersi conto della correlazione inversa esistente fra i due serie. Alla salita della volatilità, il valore della quotazione dell’indice diminuisce mentre invece a una sua discesa si contrappone un aumento delle quotazioni dell’indice.

Perciò il mercato si aspetta, da qui alla scadenza delle opzioni di ottobre, una diminuzione del prezzo dell’indice visto che sta prezzando una volatilità del 7,3% superiore a quella attuale.

Una regola generale: quando la volatilità implicita si discosta fortemente da quella storica è possibile approfittare di questa circostanza attraverso, o la vendita, quando i premi delle opzioni risultano sopravvalutati, o l’acquisto, quando i premi delle opzioni risultano sottovalutati.

Mercato dominato ancora da fortissima volatilità. L’indice Ftse Mib chiude a 21.773 punti con un -1,66% di perdita.

Operatività di oggi Mercoledì 21 settembre 2022

Meglio aspettare…

Giornata molto importante e per certi versi decisiva quella di oggi, questa sera dal comunicato della FED e dalle parole di Powell si capiranno le reali intenzioni della Banca centrale americana circa la politica monetaria futura e che condizioneranno fortemente la direzione dei mercati nelle prossime settimane. Sebbene l’evento, in buona parte sia già stato scontato, non bisogna mai sottovalutare questi appuntamenti. La cosa migliore da fare in questi casi è di accontentarsi di piccoli aggiustamenti di eventuali portafogli in essere oppure - se si è flat - avere ancora un po' di pazienza e sfruttare successivamente le risposte dei mercati.

Prime battute all'insegna del recupero...

VWAP ascendente. PVP in basso. Asimmetria positiva nella distribuzione.
Due time frame 1 minuto e 5 minuti

Torniamo a parlare di Volatilità.

Chiariti i concetti di volatilità storica e implicita, il passo successivo è capire quali sono le caratteristiche della volatilità cioè di quella misura di variabilità del sottostante.

La volatilità ha alcune caratteristiche proprie: ciclicità, persistenza e proprietà di ritorno alla media.

Ciclicità: la volatilità tende a cambiare in modo ciclico. Dopo una fase di crescita, registra un massimo per poi contrarsi fino a un valore minimo e riprendere il processo dall'inizio.

Persistenza: la persistenza è semplicemente la capacità della volatilità di evolvere un giorno dopo l'altro nella stessa direzione, suggerendo che la volatilità di oggi verosimilmente sarà presente anche domani.

Questo significa che se i mercati hanno un alto livello di volatilità oggi, molto probabilmente avranno un livello elevato di volatilità anche domani; al contrario se un mercato non è volatile oggi, difficilmente lo sarà domani.

Allo stesso modo, se la volatilità è in aumento oggi, sarà facile che continuerà ad aumentare anche domani mentre, se c'è una contrazione della volatilità oggi, molto probabilmente la volatilità continuerà a contrarsi anche domani.

Regressione verso la media (Mean Reverting): la volatilità - dopo aver raggiunto valori estremi sia verso l'alto che verso il basso - ha una tendenza a tornare verso i suoi valori medi, ovvero più normali.
Una volta che un mercato avrà registrato un valore estremamente alto di volatilità, ci sono buone probabilità che la volatilità ritorni verso i suoi valori medi. Al contrario, quando un mercato raggiungerà un valore estremamente basso di volatilità, ci sono buone probabilità che la volatilità ritorni verso valori maggiori, ovvero ritorni verso i suoi livelli medi.

La volatilità in sostanza si comporta come un elastico che dopo essere stato teso, tende a ritornare alla sua lunghezza normale.