I timori per la recessione pesano sui listini globali
Sono le banche centrali a dettare il passo, con l'aumento del costo del denaro per combattere l'inflazione che alimenta i timori sulla recessione. Questa mattina sono tutte in rosso le Borse europee, dopo l'attesa decisione della Federal Reserve di alzare i tassi di 75 punti base, il quinto aumento consecutivo e al massimo dal 2008. La banca centrale ha fatto sapere che andrà avanti con una politica aggressiva e con i tassi che raggiungeranno il 4,4% (valore mediano) a fine 2022, mentre a giugno era previsto un rialzo al 3,4%.
Sui mercati pesa anche l’alta la tensione per il rischio di un'escalation del conflitto in Ucraina, dopo le minacce di Vladimir Putin, condannate dalla comunità internazionale, Stati Uniti e Unione europea in testa, e dalla Cina.
Questo il quadro.
Il future dell’indice Ftse Mib sta cercando in questo momento di chiudere anche parzialmente il gap down iniziale.
La distribuzione presenta una asimmetria positiva: VWAP ascendente e PVP in basso nella distribuzione mentre il prezzo tende a recuperare terreno. Il primo ostacolo che bloccherà la salita è rappresentato dal POC di ieri: area 21.800. L'altro scoglio è a 21.880 che rappresenta il livello superiore dell'area di valore di ieri...