SCADENZA OTTOBRE 2022

Ancora in sofferenza il future. Il VWAP dopo essersi appiattito ha ripreso a scendere vanificando il supporto a 21.730 punti solo la rottura di quest'ultimo potrà alleggerire la caduta.

I timori sugli effetti delle politiche restrittive delle Banche centrali pesano sui listini europei e l'aumento del costo del denaro, per combattere l'inflazione, continua così a preoccupare gli investitori, ormai spaventati dal rischio recessione.
L’indice Ftse Mib a fine seduta si ritrova a 21.799 punti lasciando sul terreno -1,07%

Operatività di oggi Venerdì 23 settembre 2022

Prime battute indicano che il mercato ha preso la strada a ribasso

Aggiornamento mercato del future Ftse Mib prima mezz’ora dall’apertura dell’indice sottostante. PVP sopra al VWAP. I grossi si sono messi a ribasso. Per il momento non si vedono volumi in grado di fermare l'ondata ribassista forse 21.500 potrebbe essere un supporto... vedremo se viene alimentato dai volumi.

Ancora nessuna reazione i grandi rimangono al momento short...

Piazza Affari è maglia nera in Europa con un calo superiore a un punto nell'ultima seduta prima delle elezioni di domenica, mentre le Borse europee continuano a fare i conti con i timori per una recessione imminente e le strette monetarie delle Banche centrali, dalla Federal Reserve alla Bce, per cercare di frenare la corsa record dell’inflazione.
Gli operatori coprono il rischio a ribasso e aspettano al varco l’esito delle urne per capire la possibile composizione del nuovo governo dopo la caduta anticipata del premier Mario Draghi, coi tanti dossier «caldi» sul tavolo, dal PNRR alla rete unica.
Ancora un minimo sul future... il prezzo si mantiene anche a una certa distanza dal VWAP e in generale questo non è un buon segno vedremo quando si verificherà la formazione di un supporto accettabile.

Qualcosa si sta muovendo in area 21.300 che tra l'altro rappresenta anche un supporto statico di lungo periodo.

A proposito dei dati del Pil italiani del 2021 resi noti oggi dall'Istat

I dati sul Pil nel 2021 sono apparentemente positivi, ma si riferiscono a un mondo che non c'è più completamente diverso. Appartengono a un vecchio ciclo economico prima dello scoppio dalla guerra in Ucraina e del caro materie prime in particolare gas e petrolio che ha dato il là all’aumento dell'inflazione che si è portato alle stelle e che sta asciugando sempre di più il potere d'acquisto delle famiglie e questo creerà recessione perché si è costretti a tirare la cinghia nel prossimo futuro.

Reazione sul supporto 21.300 insufficiente…