Oggi è 22/12/2024, 6:53


Capire le opzioni

Strategie di base in opzioni che coinvolgono un gruppo limitato di opzioni
  • Autore
  • Messaggio
Non connesso

th.ch.

  • Messaggi: 166
  • Iscritto il: 29/09/2011, 8:59

Capire le opzioni

Messaggio11/10/2011, 9:22

Ci sono giunti messaggi privati che ci invitano a pubblicare informazioni basiche sul trading con le opzioni.
Inauguriamo perciò questa sezione del forum, chiaramente dedicata a chi inizia ma utile per un veloce ripasso anche a chi ha già una certa dimestichezza con questo genere di operatività, pubblicando uno stralcio di un articolo che sarebbe dovuto apparire in un giornale specializzato e proponendo quelle che a ragione sono considerate le strategie di base (come disse Salisbury, facendo probabilmente il primo baciamano della storia ad una signora: “Beh, da qualche parte bisogna pure incominciare!”).

Non ci limiteremo alle quattro operazioni principali. Prenderemo in esame lo spread, la butterfly e via dicendo (strategie che comunque possono essere considerate di base), indicando per la costruzione di ciascuna il miglior timing, validi suggerimenti operativi, vantaggi e svantaggi.

Capire le opzioni

Non ci si improvvisa opzionisti e partire con il piede giusto è fondamentale.

Un’opzione non è un titolo azionario, è un contratto tra due parti.
Chi acquista titoli azionari di una società diventa proprietario di una piccolissima parte di quella società e spera di riuscire a liquidare la sua partecipazione con un guadagno.
Chi acquista un’opzione, invece, acquisisce un diritto: potrà acquistare titoli di una società (e non soltanto titoli azionari) ad un prezzo e in un periodo di tempo indicato in un contratto.
Fare trading option significa essenzialmente acquistare e/o vendere contratti. E quei contratti non sono diversi dai contratti utilizzati per l’acquisto di un immobile o di un bene strumentale. Sono contratti, punto e basta.
Il contratto con cui si acquisisce il diritto di acquistare un bene a una certa data o entro una certa data di scadenza e ad un prezzo prestabilito si chiama Call. Il contratto con cui si acquisisce il diritto a vendere un bene a una certa data o entro una certa data di scadenza e ad un prezzo prestabilito si chiama Put.

Call: assegna la facoltà di acquistare o non acquistare l'attività sottostante;

Put: assegna la facoltà di vendere o non vendere l'attività oggetto del contratto.


Chi acquista un contratto ha una perdita limitata all’ammontare del premio pagato e un profitto potenziale illimitato.

Chi vende un contratto ha un profitto limitato all’ammontare del premio incassato e una perdita potenziale illimitata.


Riuscire a capire le opzioni diventa facile una volta che ci si rende conto che tutto si riduce a due componenti: opzioni Put e opzioni Call. Tutto il resto – le strategie complesse cui presto arriveremo "di là" - è solo una variazione o una combinazione di queste due componenti.

In generale le opzioni possono essere rappresentate con un grafico che evidenzia il profilo di rendimento in funzione del prezzo del sottostante. In sintesi, con le opzioni è possibile assumere quattro diverse posizioni di base.
In questo primo appuntamento ci concentreremo, appunto, sulle posizioni di base: distinguere immediatamente l’una dall’altra, comprenderne il meccanismo e il comportamento al variare del sottostante è fondamentale per chi vuole iniziare ad operare con le opzioni.

Il profilo di rischio

Prima di parlare di strategie è necessario introdurre il concetto di “profilo di rischio”. Si tratta di un normalissimo grafico, diverso tuttavia dai grafici con i quali si è soliti rappresentare i movimenti dei prezzi.
Il profilo di rischio mostra sull’asse X (asse orizzontale) i valori crescenti dello strumento finanziario trattato e sull’asse Y (asse verticale) il potenziale profitto dell’operazione.
C’è infine una linea orizzontale parallela all’asse X e all’altezza dello 0 sull’asse Y. E’ la linea di breakeven: se, in corrispondenza del valore del sottostante, la linea rossa diagonale si mantiene sopra la linea di breakeven l’operazione sta generando un profitto. Se, al contrario, la linea rossa diagonale scende al di sotto di questa linea l’operazione è chiaramente in perdita. La linea rossa vi dice se la vostra operazione è in profitto o se state perdendo dei soldi.
Non connesso

th.ch.

  • Messaggi: 166
  • Iscritto il: 29/09/2011, 8:59

Long Call

Messaggio11/10/2011, 9:28

Nel grafico l’indice si trova a 16000 punti. Il suo attuale valore viene rappresentato dalla riga verticale gialla. Il costo della Call strike 16000 è pari a 1000 €. Questa cifra corrisponde al massimo esborso che l’acquirente dovrà in ogni caso sopportare. L’andamento della linea rossa, infatti, non si modifica se l’incide rimane fermo o subisce un ribasso (vedi prezzi a sinistra della riga verticale gialla) mentre appare illimitato se l’indice dovesse muoversi invece al rialzo (vedi prezzi a destra della riga verticale gialla). L’operazione non andrà immediatamente in guadagno in quanto dovrà prima essere recuperata la cifra spesa per l’acquisto della Call.

Costruzione : questa strategia va utilizzata quando si è “bullish” sul sottostante (quando si è convinti che il valore del sottostante debba crescere). Consiste nell’acquisto di un’opzione Call.
Nel caso in cui la previsione sia fortemente “bullish” è consigliabile scegliere uno strike OTM allo scopo di ottenere un effetto leva maggiore. Per questa strategia non sono richiesti margini.

Profitto : la strategia va in profitto quando il sottostante supera al rialzo il prezzo di esercizio + il premio pagato per l’acquisto della Call. Aumenta con il rialzo del mercato ed è teoricamente illimitato.

Break-even point : a scadenza il punto di pareggio corrisponderà al prezzo di esercizio della Call + il premio pagato per l’acquisto dell’opzione.

Perdita : è limitata all’importo pagato per l’acquisto dell’opzione. La perdita massima si verifica se il mercato chiude o scende sotto al prezzo di esercizio dell'opzione acquistata.

Time Decay : il decadimento temporale ha un effetto negativo sulla strategia in quanto il valore temporale della Call si riduce col trascorrere del tempo.

Volatilità : a parità di altre condizioni, un aumento della volatilità implicita ha un effetto positivo su questa strategia, perché aumenta la probabilità che il prezzo dell'azione sottostante raggiunga il punto di pareggio e/o incrementi il valore intrinseco dell'opzione.
Specularmente, un decremento della volatilità implicita riduce il valore della strategia in oggetto.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Non connesso

spread

  • Messaggi: 2
  • Iscritto il: 11/10/2011, 9:55

Re: Capire le opzioni

Messaggio11/10/2011, 10:06

Ciao Thurio, mi fa piacere leggerti!

Un saluto a te e al nostro amico comune Walter ...
Non connesso

th.ch.

  • Messaggi: 166
  • Iscritto il: 29/09/2011, 8:59

Short Call

Messaggio11/10/2011, 10:14

La situazione precedente vista però dalla parte del venditore.
Egli ha incassato un premio e spera che l’indice subisca un ribasso o resti bloccato sui prezzi attuali. Se avrà ragione i 1.000 € pagatigli dall’acquirente costituiranno il suo guadagno mentre, se l’indice dovesse salire, egli inizierà gradatamente a perdere e la perdita potrà essere illimitata. La cifra incassata costituisce, tuttavia, una sorta di cuscinetto: se ci sarà un rialzo l’operazione andrà in sofferenza solo quando avrà “restituito” al mercato quell’importo.

Costruzione : questa strategia va utilizzata quando si è “bearish” sul sottostante (quando si è convinti che il valore del sottostante debba calare). Consiste nella vendita di un’opzione Call.
E’ consigliabile vendere Call of the money se si è poco fiduciosi che il mercato possa scendere, e vendere Call at the money se si è invece convinti che l mercato debba scendere o, quantomeno, restare fermo. Per questa strategia sono richiesti margini a garanzia.

Profitto : la strategia resta in profitto fintanto che il sottostante si mantiene sotto il prezzo di esercizio + il premio incassato dalla vendita della Call. Il profitto aumenta con il ribasso del mercato ed è limitato al premio incassato dalla vendita dell’opzione.

Break-even point : a scadenza il punto di pareggio corrisponderà al prezzo di esercizio della Call + il premio incassato dalla vendita dell’opzione.

Perdita : la strategia va in sofferenza se il mercato chiude o sale sopra al prezzo di esercizio dell'opzione + il premio incassato dalla vendita dell’opzione. E’ teoricamente illimitata.

Time Decay : il decadimento temporale ha effetto un positivo sulla strategia in quanto il valore temporale della Call si riduce col trascorrere del tempo.

Volatilità : a parità di altre condizioni, un aumento della volatilità implicita produrrà effetti negativi su questa strategia in quanto la Call venduta avrà maggiori opportunità di apprezzarsi.
Specularmente, un decremento della volatilità implicita avrà effetti positivi sulla strategia in oggetto.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Non connesso

th.ch.

  • Messaggi: 166
  • Iscritto il: 29/09/2011, 8:59

Re: Capire le opzioni

Messaggio11/10/2011, 10:19

spread ha scritto:Ciao Thurio, mi fa piacere leggerti!

Un saluto a te e al nostro amico comune Walter ...


Ciao! E' un piacere risentirti.
Al "toscanaccio" Walter un augurio di successi in ambito sportivo. A noi, invece... :P
Non connesso

Jagot

  • Messaggi: 69
  • Iscritto il: 10/10/2011, 15:27

Re: Capire le opzioni

Messaggio11/10/2011, 18:07

Carissimi Antonio e Thurio, che piacere ritrovarvi, dopo avervi persi altrove.
Questo Option Club avrà un grande successo, garantito.
:thanks
Non connesso
Avatar utente

AZ13

  • Messaggi: 42818
  • Iscritto il: 28/09/2011, 22:27

Re: Capire le opzioni

Messaggio11/10/2011, 18:37

A corredo di quanto detto da Thurio volevo fare alcune considerazioni che secondo me sono importanti.

Con le opzioni, così come per i futures e la maggior parte degli strumenti finanziari evoluti, è prevista non solo la possibilità di comprare ma anche quella di vendere opzioni anche quando non sono detenute in portafoglio; in altre parole si possono aprire posizioni allo “scoperto” anche sulle opzioni.

Per vendita allo “scoperto” si intende vendere una opzione senza possedere il sottostante.

La prima sostanziale differenza tra l’acquisto e la vendita dell’opzione è che con l’acquisto si ottiene la facoltà di esercitare o meno il diritto di opzione qualora sia conveniente alla data di scadenza; con la vendita si è obbligati invece a rispettare la volontà del compratore, e - di conseguenza - questo diritto si trasforma in un obbligo di consegna del sottostante nel caso in cui il compratore decida di esercitare la facoltà acquisita con il contratto di opzione.

Qual è la conseguenza più importante scaturita dalla vendita di una opzione Call? :?:

La vendita di una opzione Call – così come ha detto Thurio – è una operazione che comporta un profilo di guadagno massimo limitato ed espone il venditore a una perdita potenzialmente illimitata. Infatti, il massimo guadagno che può derivare dalla vendita di una Call è rappresentato dal premio che si incassa dal compratore; la perdita potenziale - invece – dipenderà dalla rivalutazione del sottostante alla scadenza che può essere teoricamente illimitata.

Questo cosa implica? Poiché come detto le possibilità di rivalutazione del sottostante sono infinite, lo saranno anche le possibilità di perdita del venditore. Da ciò si deduce che la vendita delle opzioni Call è una operazione molto rischiosa, con un profilo di rischio rendimento più alto perfino del future. Infatti mentre con un future ci espone a perdite potenzialmente illimitate, ma anche a guadagni potenzialmente illimitati, l’opzione della Call venduta offre come abbiamo visto possibilità di perdite infinite a fronte di un utile massimo fisso e predeterminato. Ecco la ragione per la quale si dice che il future ha un profilo di rischio simmetrico mentre l’opzione venduta no! Naturalmente stiamo parlando di vendita “scoperta”, cioè quella vendita di Call effettuata senza detenere il sottostante, altrimenti si rientra nel campo dell’hedging o copertura ma questa è un’altra storia… :oops:
Meno si rischia più si guadagna ...
Non connesso

th.ch.

  • Messaggi: 166
  • Iscritto il: 29/09/2011, 8:59

Re: Capire le opzioni

Messaggio12/10/2011, 9:10

Jagot ha scritto:Carissimi Antonio e Thurio, che piacere ritrovarvi, dopo avervi persi altrove.
Questo Option Club avrà un grande successo, garantito.
:thanks


Anzitutto grazie e benvenuto a Jagot…!
Il successo di un forum dipende anche e soprattutto dalla passione di chi lo frequenta.
Se questa non mancherà e continuerete a darci il vostro sostegno non potremo certo deludere 

AZ13 ha scritto:A corredo di quanto detto da Thurio volevo fare alcune considerazioni che secondo me sono importanti.


Pregevole intervento quello proposto da AZ13 oggi pomeriggio (e non poteva essere altrimenti).
A conferma del fatto che anche questa sezione, pur essendo dedicata in particolare a chi è agli esordi, può fornire informazioni preziose anche ai più esperti.
Bene, così ci muoveremo. Alterneremo informazioni di base a suggerimenti pratici e precisazioni di fondamentale importanza. Avremo modo di mettere a fuoco concetti chiari, eppure sottovalutati, e alla fine tutti avremo imparato qualcosa in più!
Non connesso

th.ch.

  • Messaggi: 166
  • Iscritto il: 29/09/2011, 8:59

Long Put

Messaggio12/10/2011, 9:14

Nel grafico l’indice si trova a 16000 punti. Il suo attuale valore viene rappresentato dalla riga verticale gialla. Il costo della Put strike 16000 è pari a circa 1.000 €. Questa cifra corrisponde al massimo esborso che l’acquirente dovrà in ogni caso sopportare. L’andamento della linea rossa, infatti, non si modifica se l’incide rimane fermo o va al rialzo (vedi prezzi a destra della riga verticale gialla) mentre appare illimitato se l’indice dovesse subire invece un ribasso (vedi prezzi a sinistra della riga verticale gialla). L’operazione non andrà immediatamente in guadagno in quanto dovrà prima essere recuperata la cifra spesa per l’acquisto della Put.

Costruzione : questa strategia va utilizzata quando si è “bearish” sul sottostante (quando si è convinti che il valore del sottostante debba scendere). Consiste nell’acquisto di un’opzione Put.
Questa strategia viene inoltre spesso usata per proteggere il proprio portafoglio: se i corsi dovessero scendere le perdite sarebbero infatti compensate dai guadagni della Put.

Profitto : la strategia va in profitto quando il sottostante supera al ribasso il prezzo di esercizio - il premio pagato per l’acquisto della Put. Aumenta con l’aumentare del ribasso ed è teoricamente illimitato (teoricamente: il valore di qualsiasi strumento finanziario può scendere fino a 0 e non oltre).

Break-even point : a scadenza il punto di pareggio corrisponderà al prezzo di esercizio della Put - il premio pagato per l’acquisto dell’opzione.

Perdita : è limitata all’importo pagato per l’acquisto dell’opzione. La perdita massima si verifica se il mercato chiude o sale sopra al prezzo di esercizio dell'opzione acquistata.

Time Decay : il decadimento temporale ha effetto un negativo sulla strategia in quanto il valore temporale della Put si riduce col trascorrere del tempo.

Volatilità : a parità di altre condizioni, un aumento della volatilità implicita ha un effetto positivo su questa strategia, perché aumenta la probabilità che il prezzo dell'azione sottostante raggiunga il punto di pareggio e/o incrementi il valore intrinseco dell'opzione.
Specularmente, un decremento della volatilità implicita riduce il valore della strategia in oggetto.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Non connesso

th.ch.

  • Messaggi: 166
  • Iscritto il: 29/09/2011, 8:59

Short Put

Messaggio12/10/2011, 9:24

La situazione precedente vista però dalla parte del venditore.
Egli ha incassato un premio e spera che l’indice vada al rialzo o resti bloccato sui prezzi attuali. Se avrà ragione i 1.000 € pagatigli dall’acquirente costituiranno il suo guadagno mentre, se l’indice dovesse subire un ribasso, egli inizierà gradatamente a perdere e la perdita potrà essere illimitata. La cifra incassata costituisce, tuttavia, una sorta di cuscinetto: se ci sarà un ribasso l’operazione andrà in sofferenza solo quando avrà “restituito” al mercato quell’importo.

Costruzione : questa strategia va utilizzata quando si è moderatamente “bullish” sul sottostante e al contempo ci aspetta una diminuzione di volatilità. Consiste nella vendita di un’opzione Put.
Per questa strategia sono richiesti margini a garanzia.

Profitto : la strategia resta in profitto fintanto che il sottostante si mantiene sopra il prezzo di esercizio - il premio incassato dalla vendita della Put. Il profitto aumenta con il rialzo del mercato ed è tuttavia limitato al premio incassato dalla vendita dell’opzione.

Break-even point : a scadenza il punto di pareggio corrisponderà al prezzo di esercizio della Put - il premio incassato dalla vendita dell’opzione.

Perdita : la strategia va in sofferenza se il mercato chiude o scende sotto al prezzo di esercizio dell'opzione - il premio incassato dalla vendita dell’opzione. E’ teoricamente illimitata.

Time Decay : il decadimento temporale ha un effetto positivo sulla strategia in quanto il valore temporale della Put si riduce col trascorrere del tempo.

Volatilità : a parità di altre condizioni, un aumento della volatilità implicita produrrà effetti negativi su questa strategia in quanto la Put venduta avrà maggiori opportunità di apprezzarsi.
Specularmente, un decremento della volatilità implicita avrà effetti positivi sulla strategia in oggetto.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Prossimo

Torna a Strategie semplici



Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 29 ospiti

cron