Partiamo dal quadro relativo ai volumi e agli open interest sulle opzioni Mibo.
Vediamo che sono stati lavorati numerosi strike. La quantità di contratti Call scambiati risulta leggermente maggiore rispetto a quella delle Put; oltretutto, mentre la componente Call ha prodotto effettivamente OI sugli strike 14000, 14250 e soprattutto 14500, la componente Put scambiata è servita in parte per ridurre l’esposizione sugli strike 13750 e 13500.
Questo ci dice che l’indice continuerà a muoversi in uno stretto range senza riuscire ad esprimere una precisa direzionalità tanto più che siamo sotto scadenze tecniche. In altre parole ci aspettiamo una riduzione di volatilità e uno stallo delle quotazioni anche se, in ogni caso, l’indice rimane ancora intrinsecamente debole per cui è più facile che possa scendere leggermente piuttosto che possa produrre recuperi di una certa importanza.