SCADENZA OTTOBRE 2020

il PVP corrisponde al POC? lei individua tali picchi di distribuzione su base tempo di 30 minuti, 1 ora o altro?
infine lei scrive: "È chiaro che se io vendo un future sotto questi due livelli di prezzo ho una probabilità a mio favore che una eventuale operazione di chiusura vada mi faccia guadagnare"..
forse intendeva dire acquisto? altrimenti mi sfugge un passaggio relativo al concetto di PVP...

Spesso capita che il livello di prezzo del PVP e del POC coincidano ma non sono la stessa cosa.

Sappiamo che il Punto di controllo o POC rappresenta il livello di prezzo dove si è verificata la maggiore persistenza e dove la quotazione è stata toccata maggiormente durante la giornata di borsa e che - pertanto – descrive il punto della distribuzione più equo in assoluto percepito dai partecipanti al mercato.

L’accento qui si mette sul prezzo e non sul volume. Naturalmente più tempo il prezzo rimane su un livello e più ci saranno stati scambi a quel livello ma non sempre ciò è vero.
Il PVP, a differenza del POC che come abbiamo detto è il livello di prezzo più battuto per unità di tempo, rappresenta i volumi più scambiati per singolo livello di prezzo (quindi non è funzione del tempo).

Per quanto riguarda la seconda domanda, il riferimento era all’operazione che ho fatto sul future quest’oggi. Ho venduto a 19.010 quindi al di sotto del PVP in un mercato che stava rimbalzando. Lo stop in questo caso va inserito al di sopra il PVP. Infatti non lo ha superato e io ho potuto chiudere tranquillamente in guadagno il future ovviamente con un acquisto. Se apro una posizione in vendita l’operazione di chiusura deve essere per definizione un acquisto! Non vedo che c’è da capire…

il PVP corrisponde al POC? lei individua tali picchi di distribuzione su base tempo di 30 minuti, 1 ora o altro?
infine lei scrive: "È chiaro che se io vendo un future sotto questi due livelli di prezzo ho una probabilità a mio favore che una eventuale operazione di chiusura vada mi faccia guadagnare"..
forse intendeva dire acquisto? altrimenti mi sfugge un passaggio relativo al concetto di PVP...

Spesso capita che il livello di prezzo del PVP e del POC coincidano ma non sono la stessa cosa.

Sappiamo che il Punto di controllo o POC rappresenta il livello di prezzo dove si è verificata la maggiore persistenza e dove la quotazione è stata toccata maggiormente durante la giornata di borsa e che - pertanto – descrive il punto della distribuzione più equo in assoluto percepito dai partecipanti al mercato.

L’accento qui si mette sul prezzo e non sul volume. Naturalmente più tempo il prezzo rimane su un livello e più ci saranno stati scambi a quel livello ma non sempre ciò è vero.
Il PVP, a differenza del POC che come abbiamo detto è il livello di prezzo più battuto per unità di tempo, rappresenta i volumi più scambiati per singolo livello di prezzo (quindi non è funzione del tempo).

Per quanto riguarda la seconda domanda, il riferimento era all’operazione che ho fatto sul future quest’oggi. Ho venduto a 19.010 quindi al di sotto del PVP in un mercato che stava rimbalzando. Lo stop in questo caso va inserito al di sopra il PVP. Infatti non lo ha superato e io ho potuto chiudere tranquillamente in guadagno il future ovviamente con un acquisto. Se apro una posizione in vendita l’operazione di chiusura deve essere per definizione un acquisto! Non vedo che c’è da capire…

sul fatto che un operazione in vendita si chiude in acquisto e viceversa ovviamente non c'è nulla da capire, se non fosse un concetto a me chiaro probabilmente non sarei arrivato a questo forum..di certo cmq sono un neofita delle opzioni.
mi chiedevo solo qual è dinamica per cui si vende al di sotto del PVP: forse perché essendo un livello su cui insistono molti volumi, in un mercato ribassista, il PVP stesso viene inteso come una resistenza?

il PVP corrisponde al POC? lei individua tali picchi di distribuzione su base tempo di 30 minuti, 1 ora o altro?
infine lei scrive: "È chiaro che se io vendo un future sotto questi due livelli di prezzo ho una probabilità a mio favore che una eventuale operazione di chiusura vada mi faccia guadagnare"..
forse intendeva dire acquisto? altrimenti mi sfugge un passaggio relativo al concetto di PVP...

Spesso capita che il livello di prezzo del PVP e del POC coincidano ma non sono la stessa cosa.

Sappiamo che il Punto di controllo o POC rappresenta il livello di prezzo dove si è verificata la maggiore persistenza e dove la quotazione è stata toccata maggiormente durante la giornata di borsa e che - pertanto – descrive il punto della distribuzione più equo in assoluto percepito dai partecipanti al mercato.

L’accento qui si mette sul prezzo e non sul volume. Naturalmente più tempo il prezzo rimane su un livello e più ci saranno stati scambi a quel livello ma non sempre ciò è vero.
Il PVP, a differenza del POC che come abbiamo detto è il livello di prezzo più battuto per unità di tempo, rappresenta i volumi più scambiati per singolo livello di prezzo (quindi non è funzione del tempo).

Per quanto riguarda la seconda domanda, il riferimento era all’operazione che ho fatto sul future quest’oggi. Ho venduto a 19.010 quindi al di sotto del PVP in un mercato che stava rimbalzando. Lo stop in questo caso va inserito al di sopra il PVP. Infatti non lo ha superato e io ho potuto chiudere tranquillamente in guadagno il future ovviamente con un acquisto. Se apro una posizione in vendita l’operazione di chiusura deve essere per definizione un acquisto! Non vedo che c’è da capire…

sul fatto che un operazione in vendita si chiude in acquisto e viceversa ovviamente non c'è nulla da capire, se non fosse un concetto a me chiaro probabilmente non sarei arrivato a questo forum..di certo cmq sono un neofita delle opzioni.
mi chiedevo solo qual è dinamica per cui si vende al di sotto del PVP: forse perché essendo un livello su cui insistono molti volumi, in un mercato ribassista, il PVP stesso viene inteso come una resistenza?

Beh... il discorso non si può liquidare in due parole... tenterò di risponderti in più steep...

Considera un mercato ribassista. A un certo punto spuntano volumi in basso nella distribuzione cioè un nuovo PVP. Ti ricordo che la funzione di distribuzione è dinamica e la forma stessa della distribuzione tende a variare durante la giornata di trading e infatti la posizione del PVP può cambiare improvvisamente.

Continua...

Cosa rappresenta questo aumento improvviso di volume in basso nella distribuzione? Molto probabilmente quando ciò accade si forma la cosiddetta asimmetria positiva e la distribuzione assume la forma di una “b” e il PVP in basso nella distribuzione deve essere considerato un supporto importante cioè un livello di prezzo in corrispondenza del quale vi è un arresto dell'andamento al ribasso dei prezzi e – potenzialmente – a questo livello il mercato potrebbe rimbalzare verso l’alto.

Continua...

La dinamica che c’è dietro la formazione di un livello di supporto importante è la seguente: è probabile che siano entrati a mercato i cosiddetti trader di lungo periodo i quali, visto il calo consistente dei prezzi hanno deciso che è un buon momento per entrare a mercato long ritenendo i prezzi vantaggiosi. In questi casi l’offerta in eccesso viene assorbita, fino a che offerta e domanda non si riequilibrano e la discesa si arresta. Poiché il numero degli acquirenti aggressivi in questa fase tende ad aumentare, l’ago della bilancia pende di nuovo verso la domanda e i prezzi di conseguentemente aumentano.

Continua...

A questo punto la domanda è: "cosa succede se viceversa il supporto una volta creato viene rotto a ribasso?" Succede che siamo in presenza di un breakout e cioè della possibilità che prezzi non solo non si arrestano ma continuano la corsa in direzione della rottura e spesso accentuando il movimento. Una volta che il supporto viene violato diventa resistenza.

Continua...

Ora, capita spesso nella normale attività di trading, vedere che a seguito di una importante rottura, i prezzi tornino sui propri passi ossia sul livello precedentemente violato movimento che prende il nome di “pullback”. Ebbene posizionarsi short in questa zona di prezzo ha buone probabilità di portare a casa un utile. Naturalmente se i prezzi superano di nuovo il PVP l’operazione va chiusa la ragione per cui viene messo uno stop appena al di sopra del supporto cioè del PVP.

L’indice Ftse Mib chiude a 19.389 punti (+1.7%)

Ora, capita spesso nella normale attività di trading, vedere che a seguito di una importante rottura, i prezzi tornino sui propri passi ossia sul livello precedentemente violato movimento che prende il nome di “pullback”. Ebbene posizionarsi short in questa zona di prezzo ha buone probabilità di portare a casa un utile. Naturalmente se i prezzi superano di nuovo il PVP l’operazione va chiusa la ragione per cui viene messo uno stop appena al di sopra del supporto cioè del PVP.

grazie mille per la preziosa e perfetta spiegazione!
buon weekend!