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Distribuzione definitiva dei volumi sul future dell’indice Ftse Mib di oggi mercoledì 3 febbraio 2016
Commento
L’illusione che anche questa volta l’intervento delle banche centrali avrebbe risolto in qualche modo la situazione consentendo alle mani forti di poter ancora una volta distribuire al “parco buoi” la spazzatura a prezzi più alti, è durata come un “fuoco di paglia.
A parte il fatto che noi opzionisti, che talloniamo gli istituzionali attraverso la lettura degli Open Interest, avevamo visto che le loro posizioni erano short anche in presenza del corposo rimbalzo di venerdì (per chi non ci crede può andarsi a rileggere quanto pubblicato nel fine settimana), la realtà vera è che c’è in atto una recessione a livello globale. E ne abbiamo visto un assaggio in questo inizio del 2016.
Dal punto di vista tecnico oggi non era un mercato sicuramente per cardiopatici.
Oscillazioni ampie di 300 punti e tra minimo e massimo di 875 punti. Buon per chi ha utilizzato come al solito il Garcia che in queste situazione fa asso piglia tutto.
Come si vede abbiamo avuto fondamentalmente una prima parte della seduta in discesa evidenziata dal VWAP discendente (linea rossa) e formazione di un PVP a 17.730 che è rimasto in essere per quasi tutta la giornata; anzi a un certo punto, prima dell’apertura di Wall Street il mercato da direzionale era passato a swing. Ma l’apertura in caduta libera dei mercati americani che avevano aperto positivamente ha mandato il nostro indice nel baratro. Salvo poi nel finale con un colpo di reni insperato riagguantare il livello poco sotto i 17.500 punti con un voluminoso PVP a 17.415. Questo movimento potrebbe essere il preludio a un rimbalzo tecnico qualora il mercato aprisse domani sopra 17.500.