SCADENZA OTTOBRE 2018

Aggiornamento situazione ore 12.30

Giornata in forte tensione per il Ftse Mib che in questo momento cede l’1,35% con l’indice dei bancari, il FTSE Italia All Share Banks, in forte sofferenza e attualmente perde il 2,78% ma in recupero dai minimi di circa 1,15%. Quindi si può parlare di crollo del settore.
Continua a salire lo spread che ha toccato quest’oggi un massimo di 258,6 per poi ridiscendere a quota 241,5, con il tasso del decennale di riferimento che vale 2,93% da 2,84% di ieri in chiusura.
Da che cosa è dipesa questa batosta?
A pesare sono le tensioni all’interno del governo sui vincoli di bilancio, con i due partiti di governo, Movimento 5 stelle e Lega, che potrebbero proporre un allentamento del rapporto deficit/Pil, portandolo al 2,4% invece dell’1,6% che proponeva il Ministro Tria.

Tecnicamente, dopo il sell off della prima ora di contrattazione, il mercato ha creato volumi nella parte bassa della distribuzione e sta tentando attualmente di portarsi con qualche difficoltà al di sopra del PVP situato in area 21.300.
Pur avendo recuperato, al momento non si intravedono miglioramenti in grado di far cambiare il quadro. Qualche possibilità si avrà semmai solo al superamento del PVP.

Aggiornamento situazione ore 15.10

Superato il PVP il mercato si sta dirigendo verso i massimi di seduta.
Anche il CDV e il Trend Pressure – sebbene siano ancora in territorio negativo – stanno mostrando un certo grado di recupero.

Ricordo che il pullback consiste in un nuovo test, da parte dei prezzi, del livello di supporto o di resistenza violati in precedenza ed è più affidabile del semplice breakout.
Capita infatti spesso che i prezzi, dopo aver violato un importante livello di supporto o resistenza, tornino indietro dando luogo ad un falso segnale.
Nell'immagine che segue abbiamo schematizzato ciò che è accaduto.

Commento di chiusura di oggi giovedì 27 settembre 2018.

Piazza Affari chiude la seduta confermandosi la peggiore tra le principali Borse europee a causa dell’incertezza che aleggia sulla manovra di bilancio che continua a zavorrare il nostro listino principale e le sue numerose banche. Il Ftse Mib chiude con un -0.62% a 21.511 punti, ma in giornata aveva toccato un minimo a 21.220 punti, con un colpo di reni nella seconda parte della seduta è risalito per chiudere con una flessione tutto sommato accettabile rispetto a quella vista in partenza. A sostenere il recupero ha contribuito naturalmente Wall Street con gli indici principali nettamente positivi.
Stasera a mercati chiusi ci sarà la nota di aggiornamento al DEF.

Dal punto di vista tecnico – lo avevamo già segnalato come la rottura a rialzo del PVP e il successivo test positivo avrebbe portato il future a testare i massimi e così è stato. Naturalmente non è bastato per recuperare tutto il terreno perso nella prima parte della seduta, ma rappresenta un certo grado di reattività positiva. Ciò si sposa bene con quanto abbiamo visto nei giorni scorsi a proposito dell’orientamento di fondo del mercato.
Il grafico è abbastanza eloquente e vale più di mille parole.

Ecco chi ha le redini in mano

L’intesa è arrivata poco dopo le 21, alla fine di un lungo pomeriggio di stallo. Il deficit nel 2019 salirà al 2,4% del PIL, il livello chiesto dai vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e rispetto al quale il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha cercato per giorni di fare argine fissando il tetto a quota 1,6%.
Il documento fissa i saldi al bilancio 2019, che la Legge di Bilancio dovrà poi rispettare. Il rapporto Deficit/PIL esprime il grado di adeguamento del nostro paese ai vincoli europei. Ufficialmente Bruxelles aveva chiesto lo 0,9%, ma tacitamente la Commissione Europea ha fatto capire che avrebbe accettato anche 1,6% livello che Tria si era impegnato a rispettare.
La notizia sicuramente non verrà presa bene dai mercati con uno spread BTP BUND che tenderà ad allargarsi e appesantendo in questo modo tutto il settore bancario.

Differenziale Open Interest Mibo ottobre di giovedì 27 settembre 2018.

Ieri sono state chiuse un certo quantitativo di Put OTM da mettere in relazione probabilmente alla chiusura di posizioni sull’azionario che - evidentemente – non necessitavano più di coperture. Alta la vendita di Call su tutti gli strike OTM.

Dove si trova la media ponderata delle Call e delle Put degli Open Interest Mibo scadenza ottobre?


Quella delle Call si trova a 22.552 ed è salita leggermente per poi stabilizzarsi (linea Blu)
Quella delle Put (linea viola) si trova a 19.645 ed è salita costantemente da inizio mese borsistico di ottobre. Questo significa - al di la di quello che sta succedendo sul mercato oggi per la notizia dell’aumento del deficit al 2,4% - che le posizioni complessivamente si stanno spostando sui piani alti.
Le due linee formano una sorta di resistenza e di supporto dinamico in base a ciò che stanno facendo gli istituzionali.

Strategia dedotta dalla distribuzione degli Open Interest Mibo scadenza ottobre

La strategia dedotta dalla distribuzione degli Open Interest Mibo scadenza ottobre, è una Butterfly asimmetrica aperta a rialzo il cui punto di massimo guadagno è a quota 20.750 dove risiede il crossover. Attualmente l’indice si trova più spostato da questo livello di ben 4 figure. Abbiamo inserito con due linee tratteggiate la media ponderata delle Call e delle Put degli Open Interest. Il prezzo del sottostante si trova al 64% percentile della distanza tra i due nel senso che è più spostato verso la linea di resistenza.

Aggiornamento situazione ore 09.55

Attualmente il future perde 2,51% e il prezzo tende a muoversi ancora sotto il PVP dopo un primo tentativo di chiudere il gap down. Si stanno però formando in questa area di prezzo numerosi volumi il che potrebbe portare a pensare alla formazione di un area di consolidamento e di recupero che si concretizzerà al superamento del PVP. Anche perché abbiamo visto dagli Open Interest che le posizioni sono tutte orientate a rialzo (almeno fino a ieri...)