04/10/2018, 8:40
La marcia indietro.
Dopo la fiammata dei giorni scorsi, lo spread Btp Bund torna sotto la soglia psicologica: la ormai famosa quota 300 punti. Nonostante la giornata di ieri sia stata caratterizzata ancora da tensioni e volatilità, il differenziale tra BTP italiano e tedesco a 10 anni è sceso a 283 punti (20 meno della chiusura precedente) con il conseguente calo del rendimento del decennale italiano a 3,31% (0,13% in meno).
A fare la differenza - determinando anche il rimbalzo del listino Milanese con l’indice Ftse Mib che ha guadagnato lo 0,84% - sono state le voci circolate nella giornata di ieri e confermate nella tarda serata da parte del governo, che il livello del rapporto Deficit/ PIL, indicato originariamente nella nota di aggiornamento al documento di Economia e Finanza, non rimarrà al 2,4% per il triennio 2019 / 2021, ma questa soglia riguarderà solo l’anno prossimo per poi scendere al 2,1% nel 2020 è a 1,8% nel 2021. A restituire piccole, ma sostanziali porzioni di fiducia agli investitori, dunque, sarebbe stata la volontà dell’esecutivo di dare un segnale positivo a Bruxelles, tenuto conto delle critiche avanzate dal commissario europeo per gli affari economici Moscovici e del presidente della commissione europea Juncker sul mancato rispetto dei parametri di bilancio comunitari.
Il risultato è apparso subito evidente, le principali piazze del Vecchio Continente - Milano in testa - hanno archiviato la seduta in positivo; tutte – eccetto Francoforte chiusa per la festa dell'Unità Nazionale.
Pur rimanendo prudenti - dunque - oggi credo che si passerà all’incasso per il fatto che i mercati hanno apprezzato la prospettiva che il governo italiano abbia deciso di accelerare la discesa del debito pubblico.
Meno si rischia più si guadagna ...