Re: Livelli di Garcia. Teoria e pratica.

Introduzione

Presentiamo, a beneficio di quanti vogliono capire le basi teoriche e pratiche che stanno alla base di questo sistema, un metodo nato per un gioco da casinò e applicabile con profitto al mondo delle opzioni.

Diciamo subito che il sistema Garcia non è una vera è propria strategia in senso stretto ma rappresenta una procedura per costruirle.

Riguarda soprattutto il timing di entrata e di uscita da una posizione.

La strategia vera e propria verrà costruita in base all’andamento del mercato e dei livelli che questo raggiungerà durante il suo movimento.

Il compito dell’ opzionista sarà quello di difendere in un secondo tempo le posizioni acquisite sfruttando la genialità del sistema, cercando di gestire in maniera opportuna il portafoglio di opzioni che si creerà.

In altre parole il metodo Garcia è valido per la costruzione di tutte le strategie in opzioni conosciute ed ha il pregio di fa comprare le opzioni a prezzi bassi (prezzi da saldo…) e a farle vendere a prezzi alti ( gonfiati…).

Una volta comprate e vendute le opzioni con questa modalità la risultante sarà la messa in piedi di una strategia quasi sempre conveniente. Ebbene, questa deve essere successivamente gestita aprendo o chiudendo posizioni. Naturalmente se quest’ultime verranno effettuate utilizzando sempre lo stesso criterio vi sarà un ulteriore vantaggio operativo.

Finalmente si parte!

Grande Antonio

Prima di entrare nel dettaglio del metodo, racconto un po’ la storia di questo sistema, più che altro per capire il personaggio.

Tomas Garcia questo è il nome del terribile spagnolo che prese alloggio, nell’estate del 1861 in un famoso albergo del principato di Monaco. Armato di un fortissimo capitale e di un coraggio non meno rispettabile, subito dopo si presentò al Casinò di Montecarlo, a quel tempo gestito e diretto dal famoso Francesco Blanc, seguito da tre segretari: due donne di cui, una splendida tedesca, che probabilmente era la sua amante e da un uomo che presentava come suo fratello.

Risultò subito evidente agli occhi degli esperti che Garcia utilizzava queste persone come comparse al fine di oltrepassare l’ostacolo dei massimi di puntata stabiliti dal Casinò.

Garcia era un sistemista che giocava sulle chances semplici e, come tale, all’inizio non gli fu concessa alcuna considerazione dai direttori delle sale da gioco. Ma, ben presto, il nuovo arrivato richiamò su di sé l’attenzione del personale e del pubblico per le vincite rilevanti che riusciva a realizzare.

Ricordiamo prima brevemente le regole della roulette francese.
Su una ruota sono disposti i numeri da 1 a 36, metà rossi e metà neri, con in più lo 0.

Gli stessi numeri sono riportati su un tappeto verde - allineati su tre colonne - dove sono indicate tra l'altro alcune delle scommesse possibili:

• Il Numero in pieno è pagato 35 volte la posta + la posta;
  
• Il Cavallo (2 numeri), 17 volte + la posta;
  
• La Terzina (3 numeri), 11 volte + la posta;
  
• Il Carré (4 numeri), 8 volte + la posta;
  
• La Sestina (6 numeri), 5 volte + la posta;
  
• La Dozzina (12 numeri), 2 volte + la posta;
  
• La Colonna (12 numeri), 2 volte + la posta;
  
• Chances semplici (Rosso - Nero - Pari - Dispari - Manque – Passe, 18 numeri) pagati alla pari, cioè 1 volta la posta + la posta.

Quindi, come si diceva, Garcia giocava sulle chances semplici. E abbiamo capito di che cosa si tratta.

Ora visto la performance che otteneva gli furono messi da subito alle sue costole esperti specializzati con l’incarico di carpirgli il segreto, ma nessuno riuscì nell’intento. Il suo gioco disorientava. Era chiaro che adottasse una progressione, ma con quale criterio? Le sue puntate, normalmente basse, diventavano improvvisamente alte e, talvolta, altissime.

Siccome Francesco Blanc, il direttore del casinò, era un uomo molto pratico lo chiamò fra le quattro mura del suo ufficio e gli offri una forte somma in cambio del suo segreto e dell’impegno a non più servirsene.

Naturalmente Garcia rifiutò asserendo, con una specie di sorriso da sbeffeggio, che con il suo sistema avrebbe potuto realizzare qualunque vincita…

Dopo il rifiuto dello spagnolo, il proprietario della casa da gioco, non sapeva più che pesci prendere: interdire a Garcia l’ingresso al casinò, in mancanza di sue infrazioni, sarebbe stato scorretto.

Meglio lasciarlo vincere, anche in ragione della pubblicità che lo straordinario personaggio stava involontariamente procurando alla sua attività. Inoltre Blanc era convinto che prima o poi Garcia, impegolandosi in partite troppo forti, non avesse avuto più i nervi saldi ed il sangue freddo indispensabili per non fermarsi e quindi con l’eventualità di perdere tutto il suo capitale.