Corso Teorico Pratico Opzioni Novembre 2013

Tornando all’operatività cerchiamo di capire insieme, attraverso l’analisi degli OI, che cosa potrebbe accadere la prossima settimana sul nostro mercato.

Partiamo come al solito dal differenziale di venerdì sulle Mibo scadenza dicembre che vedete sotto riportato.
La prima cosa che mi preme dire è che venerdì le opzioni – come nei giorni precedenti - sulla scadenza corta hanno fatto registrare più volumi rispetto alla media. Per essere precisi sono stati mossi tra Call e Put più di 6500 pezzi. Di questi quelli effettivamente d’interesse sono quelli entrati a far parte degli OI e che ammontano a meno di 1/6 cioè 991 pezzi: 638 Call e 355 Put.

Mentre sulla componente Put si può presumere una semplice rollatura di posizioni tra gli strike 15000/17000 e quindi un semplice Vertical Spread a Credito sul lato Call noto la formazione di una strategia Ratio Spread 18000/18500/19000 evidentemente per cavalcare una diminuzione di volatilità implicita delle opzioni Call OTM in condizioni di ribalzo tecnico azzerando completamente il rischio di una continuazione del trend ribassista.

Sotto abbiamo la strategia complessiva perseguita nella giornata di venerdì.
Una zona ampia di guadagno tra 17000/ 18500

Situazione OI sui futures scadenza dicembre ci consegna ancora l’ennesimo short che complessivamente da quando siamo partiti con la scadenza dicembre è diminuito di quasi il 20% di tutti i contratti.

Questi sono invece gli OI sulle Mibo scadenza dicembre dall’inizio del mese borsistico. Si possono notare i limiti che avevamo già evidenziato precedentemente e cioè il supporto intorno ai 17000 e la resistenza intorno ai 18500 punti indice.
Noterete anche ad occhio la prevalenza di Call vendute rispetto alle Put… e una serie di chiusure di posizioni sulle put per la vendita di posizioni sul fisso! Put/Call ratio 0,57

La strategia risultante in questi 14 giorni operativi è stata uno Short Straddle centrato sui 18000. Naturalmente dobbiamo tener conto di quel 20% di futures shortati il che ci consegnano una strategia sintetica di Short Call.

La funzione di ripartizione sulle Mibo dicembre ci consegna un sostanziale equilibrio tra Call e Put ITM (30%) e tra Call e Put OTM (70%)… il prezzo infatti è nei pressi del cross over dove i venditori hanno il massimo di guadagno possibile rispetto al premio incassato. A quanto pare sembra un equilibrio instabile anche se faranno del tutto per farlo rimanere in questa posizione il più a lungo possibile…

Distribuzione complessiva degli OI sulle Mibo scadenza dicembre. Put/Call ratio 0,96 eravamo partiti da 1,02

Analizziamo il Pattern di prezzo degli ultimi 3 giorni dal punto di vista statistico.

Intanto l’ultima candela è una lower shadow bianca (in questo caso verde) e rappresenta un segnale di possibile rimbalzo di natura tecnica. Questa candela si forma quando i tentativi ribassisti, che avevano caratterizzato la prima parte delle contrattazioni, conducono i prezzi a ridosso di un’area di supporto che, risvegliando l’interesse dei compratori consentono un rimbalzo dei corsi non a caso queto tipo di candela la troviamo frequentemente proprio a ridosso di una importante area – appunto – di supporto.

Detto questo anche il pattern ci segnala qualche vantaggio – almeno all’inizio – della possibilità di un ribalzo.

Ultimi tre profili del Market Profile.

Otre al movimento di una certa consistenza che ci deve far pensare all’entrata dei big con formazione di “aree di valore” estese si notano poi i primi due POC quasi vicini mentre il terzo cioè l’ultimo a una certa distanza. Ebbene, la zona dei primi due potrebbe essere il target di un possibile ribalzo di natura tecnica. Parliamo di rimbalzo di natura tecnica in quanto – come abbiamo visto dagli open interest – il mercato rimane caratterizzato da un sentiment ribassista. Va da se che aperture sotto i 18.000 punti negherebbero qualsiasi possibilità di rimbalzo…

Esiste qualche tessera del mosaico non ancora al suo posto in tutta questa faccenda e mi riferisco al fatto che la discesa non ha prodotto un movimento rialzista della volatilità storica che – se c’è stato – è stato quasi impercettibile. Un movimento di 1400 punti di indice doveva quanto meno essere visibile e invece se andiamo a vedere la volatilità storica (17,08%) è rimasta confinata sotto la sua retta di regressione lineare. Il che farebbe pensare più a un movimento di tipo laterale dopo un eventuale rimbalzo che a un proseguimento della discesa dei prezzi.