OPERAZIONE GRANDE SLAM

Ora, aggiungendo la funzione di ripartizione alla distribuzione totale di OI scadenza marzo e considerando il valore di chiusura del sottostante posso sapere quante Call o quante Put sono ITM o OTM. Di tutte le Call a mercato il 39,83% sono ITM. Le Put ITM assommano a 10,19 perciò quasi il 90% sono OTM.

La prima cosa da fare quando si incomincia o si vuole di mettere una strategia a mercato è quella di definire il più possibile i confini entro i quali il mercato ha deciso di muoversi per il prossimo mese. Cioè dove sono scavate le trincee che delimitano il campo di battaglia futuro. In altre parole bisogna definire un possibile supporto e una possibile resistenza.

Un metodo grossolano ma sempre valido è quello di andare a vedere gli strike che raccolgono più OI sul lato Call e sul lato Put.
Ebbene, come si vede dalla figura degli OI totali gli strike che raccolgono maggiori consensi attualmente sono Put 19.000 con 7.565 contratti e Call 21.00 con 10.518 contratti.

Il metodo più ortodosso di analisi della disposizione degli OI, tuttavia, è quello di considerare la media ponderata dei volumi rispetto agli strike. Il risultato ottenuto adottando questa tecnica ci da dei valori leggermente diversi.

21.750
16.500

Il primo valore funzionerà da resistenza e il secondo da supporto.
Rispetto ai prezzi attuali il primo dista 6,3% mentre il secondo dista 19,4% dalle fatidiche soglie.
Questo cosa vuole dire: che da una parte si sono messi molto lontani come coperture lato Put e dall’altro che una eventuale discesa potrebbe essere più profonda di una simmetrica salita.

Un altro metodo per sondare l’attendibilità dei livelli medi di Open Interest fissati dal mercato delle opzioni è quello di vendere artificiosamente una Call e una Put ATM e a vedere quali sono i break even point di questo straddle prezzato dal Market Maker.

Si può calcolare che questi corrispondono a 19.796 (3,45%) a ribasso 21.204 (3,42%) a rialzo. Essendo i livelli più ravvicinati il Market Maker attualmente prezza una riduzione della volatilità implicita e siccome generalmente quest’ultima è correlata negativamente con il prezzo e come dire che il Market Maker sta scontando una salita nel breve del mercato.

Riprenderemo successivamente l’analisi degli OI, intanto posto l’operatività valida per la giornata di oggi lunedì 3 marzo 2014…

Buondì… ecco subito un caso reale e particolare da dover dirimere…

il mercato aprirà in forte gap down circa 300 punti e al di la della DS a ribasso in questo caso non si esegue subito lo schema ma si aspetta…

Il future ha fatto come minimo 19.920 quindi dal punto di vista teorico e da schema bisognava aver eseguito le operazioni 2 - 5 - 9 - 14

In portafoglio oltre ad avere 3 Short Put Vertical Spread anche 3 mini Future Short.

Che cosa ci conviene fare come prime operazioni? Ma naturalmente i mini future… e allora decidiamo di inserire la vendita dei 3 mini futures a questi prezzi:

20.160
20.180
20.200

Per ogni mini future Short aperto apriremo uno Short Put Vertical Spread senza affanno...

davvero grazie Antonio.

Scusa Antonio, se non si fanno i mini si deve entrare lo stesso con lo short put vertical spread 20.000 /20.250? E poi vedo da schema che gli strike del secondo short sono diversi dai primi 20.000 / 20.750: quale si fa prima?