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Per chi è alle prime armi …

In questo spazio vengono discussi argomenti semplici che riguardano soprattutto chi è alle prime armi
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AZ13

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Re: Per chi è alle prime armi …

Messaggio26/11/2011, 13:40

Passiamo ora al quarto giorno.

Il quarto giorno il future sale di nuovo portandosi a 35.300 punti. Il contratto vale ora 176.500 euro e Caio guadagna altri 2.050 euro.

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Questo guadagno gli consente di ripianare la residua perdita derivante dal secondo giorno e – anzi - a livello complessivo egli avrà conseguito un guadagno di 1.500 euro.

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Potrebbe incassare la parte che non serve per integrare il margine e continuare, ma decide di chiudere definitivamente la sua posizione con un’operazione di segno opposto. Cioè vende un contratto future.

Gli verranno dunque accreditati 13.084 euro, cioè il margine rimasto sul conto dal giorno precedente e i 2.050 euro che ha guadagnato nell’ultima seduta di Borsa.

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AZ13

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Re: Per chi è alle prime armi …

Messaggio26/11/2011, 13:49

Nel periodo in cui il nostro ipotetico investitore ha posseduto il contratto, il future è salito di 300 punti passando da 35.000 a 35.300 punti.

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In termini monetari, il suo valore è passato da 175.000 a 176.500 euro.

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Caio ha dunque guadagnato 1.500 euro.

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Importo che, rapportato al capitale iniziale impegnato al momento dell’acquisto del future pari a 13.125 euro, gli ha consentito di ottenere un rendimento del 11,43%, a fronte di una crescita del future di appena lo 0,86%.

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AZ13

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Re: Per chi è alle prime armi …

Messaggio26/11/2011, 13:55

E questo è l'effetto leva… :16

Certo! Dovuto al fatto che, con una cifra modesta (il margine iniziale), è possibile operare su un contratto che vale molto di più. Ed è proprio questo il motivo per cui - così come abbiamo visto - un movimento dei prezzi di mercato relativamente piccolo avrà un impatto proporzionalmente più elevato sul nostro capitale.

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Del resto il significato di leva è abbastanza intuitivo: la leva consente di amplificare il risultato di uno piccolo sforzo.

Archimede... :o

Archimede.

E’ molto importante capire il funzionamento del sistema dei margini rispetto a una specifica evoluzione del prezzo del future. Ti consiglio di continuare nella lettura solo dopo che avrai compreso bene il meccanismo di calcolo dei margini.
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AZ13

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Re: Per chi è alle prime armi …

Messaggio26/11/2011, 14:19

Continuiamo la nostra discussione… Vediamo come si comporta invece Tizio, che ha una visione del mercato totalmente opposta a quella di Caio.

Tizio vende il future

All’ottimismo di Caio fa eco il pessimismo di Tizio, che ha una visione del mercato totalmente opposta: egli ritiene che l’indice possa calare nei prossimi giorni. E’ così certo delle proprie convinzioni, anch’egli, che dopo aver aperto un conto derivati in banca per operare sul future, poco prima della chiusura della giornata di borsa - quando il future quotava 35000 punti indice - decide di aprire una posizione corta sul derivato. Cioè vende un Future (senza possedere il sottostante) del valore di 175.000 euro e versando a tal scopo il margine iniziale richiesto di 13.125 euro. Ci sei?

Ci sono! :o

Per facilitarti eccoti la tabella riassuntiva delle operazioni compiute da Tizio senza fare tutti i passaggi visti per Caio.

Okay! :OK

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Il giorno dopo il future sembra avergli dato per il momento ragione in quanto subisce una variazione negativa di 358 punti chiudendo a 34.642 punti. Il contratto vale 173.210 euro e Tizio ha guadagnato 1.790 euro.

Sul suo conto si ritrova accreditato - tuttavia - la somma di 1.924 euro. I 134 euro in più non sono una regalia da parte della banca ma sono dovuti all’adeguamento dei margini al nuovo valore nominale del contratto che – ti ricordo - è sceso. E’ quindi sufficiente, per la Cassa di compensazione e garanzia, che sul conto resti un margine di 12.991 euro. Margine che rappresenta esattamente il 7,5% di 173.210 euro, ovvero il nuovo valore nominale del contratto.

Continua…
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Re: Per chi è alle prime armi …

Messaggio26/11/2011, 14:26

Andiamo avanti. Fai sempre riferimento alla tabella riassuntiva. Il terzo giorno il future risale chiudendo a 34.890 punti. Tizio ha perso 1.240 euro e il suo margine scende a 11.751 euro: deve versare l’ importo di 1.333 euro per riportare il margine a 13.084 euro (il 7,5% del nuovo valore nominale del contratto, cioè 174.450 euro).

Il quarto giorno il future sale ancora portandosi a 35.300 punti.

Il contratto vale nominalmente 176.500 euro e Tizio perde altri 2.050 euro.

Ora, potrebbe continuare a mantenere la posizione in essere adeguando il margine, ma vista l’aria che tira decide di uscire di scena e, per azzerare la vendita iniziale del contratto future, effettua una operazione di segno opposto, cioè acquista il future a 35.300 punti chiudendo – di fatto - la posizione.

In questo modo, gli verranno accreditati 11.034 euro, cioè il margine rimasto sul conto il giorno precedente meno i 2.050 euro che ha perso nell’ultima seduta di borsa.

Durante tutto il periodo in cui il nostro ipotetico investitore ha mantenuto la posizione, cioè da quando ha venduto il contratto a quando l’ha ricomprato, il future è salito di 300 punti passando da 35.000 a 35.300 punti. In termini monetari, il suo valore è passato da 175.000 a 176.500 euro.

La differenza di 1.500 euro rappresenta perciò la perdita accusata da Tizio, che avendo all’inizio versato un margine di 13.125 euro ha visto il suo capitale decurtarsi dell’ 11,43%, a fronte di una variazione negativa del future di appena 0,86%.
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Re: Per chi è alle prime armi …

Messaggio26/11/2011, 14:36

Pare una situazione speculare a quella in cui si è venuto a trovare Caio. :16

Proprio così: le operazioni in future sono a “somma zero”!

In che senso? :x

Nel senso che se qualcuno guadagna un certo importo, qualcun’altro quello stesso importo lo perde. Nel nostro esempio Caio, che ha azzeccato la previsione, ha guadagnato 1.500 euro mentre Tizio, che l’ha sbagliata, ha perso la stessa cifra.

Per agevolarti ti ripropongo la tabella riepilogativa delle transazioni portate a termine da Tizio.

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Prova a rifare i conti finché non ti senti sicuro. Anzi, fai di più: prova a rifare i conti con una marginazione diversa (non del 7,5% ma del 12,5%, per esempio) o con un valore del Fib diverso (negli esempi ho immaginato che il Fib fosse a 35.000 punti. Tu prova ad utilizzare il valore reale..! In questo momento siamo a venerdì 25/11/2011 il future sull’indice Ftse Mib scadenza dicembre 2011 ha chiuso a 13885).

Certo! Mi metto subito all’opera… ;)
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Re: Per chi è alle prime armi …

Messaggio26/11/2011, 16:06

Fatto i calcoli? Bene andiamo avanti.

Generalmente le aspettative di Caio e Tizio in termini di utili e perdite a cui vanno incontro durante il periodo di possesso del contratto future vengono riassunte da grafici che riproducono la posizione lunga del primo e la posizione corta del secondo in funzione del sottostante. Si tratta dei cosiddetti "Payoff".

Payoff? :15

Il Payoff è un grafico dove, sull’asse delle ascisse (retta orizzontale) viene riportato il sottostante, e sull’asse delle ordinate (retta verticale) vengono riportati il profitto e le perdite.

Dai un’occhiata alle immagini che seguono e capirai al volo!

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4.jpg


Impara fin da adesso a valutare il profilo di rischio rendimento di una tua strategia attraverso il "Payoff".

Sarà fatto! Adesso abbiamo finito con i future? :25

Non ancora.

Dobbiamo approfondire due aspetti particolarmente importanti di questi strumenti derivati, e cioè il “fair value” e l’open interest e poi ci tufferemo nello studio più lungo e per certi versi più complesso delle opzioni.
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Re: Per chi è alle prime armi …

Messaggio03/12/2011, 16:08

C’ è ancora dell’altro da sapere sui future? :15

Si! Dobbiamo approfondire due aspetti particolarmente importanti di questi strumenti derivati, e cioè:

il “fair value” e l’open interest.

Occupiamoci del primo. Fornire una definizione di fair value non è difficile: con fair value si intende semplicemente il prezzo a cui risulta indifferente acquistare direttamente il sottostante o il future.

“fair value”… significa “valore corretto” in italiano se non sbaglio? :16

Si! Esatto.
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Re: Per chi è alle prime armi …

Messaggio03/12/2011, 16:20

Fair Value di un contratto future

Per comprendere come stanno effettivamente le cose cioè come si determina il valore teorico di un contratto future, torniamo per un momento al future sull’indice di borsa Ftse Mib, ossia al Fib.

Ebbene, esiste una relazione teorica (cioè una formula matematica) che lega il valore corrente dell’indice FTSE Mib al valore del suo derivato attraverso la quale, appunto, si determina il cosiddetto “fair value”.

Affinché tu capisca meglio la formula, tuttavia, è bene fare prima alcune considerazioni.

Intanto il prezzo del Fib dipende in modo diretto dal prezzo dell’indice sottostante, l’Ftse Mib appunto. E non potrebbe essere diversamente visto che il primo è un “derivato” del secondo.
In particolare, al crescere del valore dell’indice Ftse Mib aumenterà il prezzo del contratto a termine.
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Re: Per chi è alle prime armi …

Messaggio03/12/2011, 16:25

Alt! Cosa intendi per contratto a termine? :o

Ti chiedo scusa! Ho usato un termine tecnico derogando dall’obbligo che mi sono imposto fin dall’inizio di utilizzare un linguaggio diretto, alla portata di tutti: a me interessa tu comprenda a fondo la “sostanza” dei vari discorsi, prescindendo il più possibile dalle espressioni standardizzate e dagli “inglesismi” (qualche eccezione sarà necessaria perché l’inglese ha talvolta dei vantaggi incolmabili a livello di sintesi e precisione).

Detto questo, rimedio subito.

Comunemente viene fatta una distinzione tra mercato a pronti e mercato a termine.

Le differenti denominazioni dipendono sostanzialmente dal momento della regolazione del contratto. Nel mercato a pronti è immediata mentre nel mercato a termine è differita nel futuro.

Quindi, quando parliamo di mercato a pronti, ci riferiamo generalmente all’acquisto o alla vendita del sottostante; viceversa, quando parliamo di mercato a termine, ci riferiamo all’acquisto o alla vendita del derivato.
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