Commento di chiusura
La settimana si è aperta all'insegna del recupero per Piazza Affari con l'indice Ftse Mib che termina le contrattazioni con un +1.71% a 18.914 punti.
Il principale indice milanese ha nettamente sovraperformato gli altri listini europei grazie al settore bancario il cui indice Ftse Italia All share Banks ha guadagnato 3,65%.
E’ tutt’oro quello che luccica? Pare proprio di no! Il Ftse-Mib – a parte la giornata di oggi – è un po’ di tempo a questa parte che sta confermando con una serie di massimi e minimi decrescenti, che denotano una volontà correttiva ben più marcata di quello che si può immaginare. Tanto più che gli indici americani stanno mostrando eccessi rialzisti mai raggiunti prima e che quando l’euforia irrefrenabile che l’effetto Trump ha iniettato sui mercati cesserà saranno dolori. Ben inteso, non sarà un crollo ma sicuramente una vistosa correzione che permetterebbe a chi ha perso il treno del rialzo di accodarsi di nuovo.
Tra due giorni capiremo qualcosa in più quando Trump terrà al suo primo importante discorso istituzionale, davanti al Congresso degli Stati Uniti e lì le chiacchiere stanno a zero.
Tecnicamente abbiamo avuto una distribuzione di volumi bimodale sull’Ftse Mib future. Alla fine il voluminoso PVP formato a livello 18.890 a soppiantato il precedente situato a 18.710; in genere queste distribuzioni hanno una evoluzione a colmare la zona tra le due mode. Il VWAP è rimasto centrale e inserito tra i due PVP.
La settimana si è aperta all'insegna del recupero per Piazza Affari con l'indice Ftse Mib che termina le contrattazioni con un +1.71% a 18.914 punti.
Il principale indice milanese ha nettamente sovraperformato gli altri listini europei grazie al settore bancario il cui indice Ftse Italia All share Banks ha guadagnato 3,65%.
E’ tutt’oro quello che luccica? Pare proprio di no! Il Ftse-Mib – a parte la giornata di oggi – è un po’ di tempo a questa parte che sta confermando con una serie di massimi e minimi decrescenti, che denotano una volontà correttiva ben più marcata di quello che si può immaginare. Tanto più che gli indici americani stanno mostrando eccessi rialzisti mai raggiunti prima e che quando l’euforia irrefrenabile che l’effetto Trump ha iniettato sui mercati cesserà saranno dolori. Ben inteso, non sarà un crollo ma sicuramente una vistosa correzione che permetterebbe a chi ha perso il treno del rialzo di accodarsi di nuovo.
Tra due giorni capiremo qualcosa in più quando Trump terrà al suo primo importante discorso istituzionale, davanti al Congresso degli Stati Uniti e lì le chiacchiere stanno a zero.
Tecnicamente abbiamo avuto una distribuzione di volumi bimodale sull’Ftse Mib future. Alla fine il voluminoso PVP formato a livello 18.890 a soppiantato il precedente situato a 18.710; in genere queste distribuzioni hanno una evoluzione a colmare la zona tra le due mode. Il VWAP è rimasto centrale e inserito tra i due PVP.
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Meno si rischia più si guadagna ...