OPERATIVITÀ SCADENZA MARZO 2017

Buongiorno Antonio,

credi sia un inizio di rally il nostro, dopo la rottura dei 19200, oppure l'america sta pompando troppo per poi fregarci a borse chiuse?
saluti

Ciao! La rottura della resistenza collocata a 19.200, mantenuta anche in chiusura, modifica il quadro di breve in senso rialzista.

Commento di chiusura mercoledì 1 marzo 2017

Il Ftse Mib ha chiuso la seduta con un +2.39% a 19.364 punti incrementando i rialzi dopo l'apertura delle Borse americane che hanno ripreso il rally rialzista aggiornando diverse volte i massimi storici dei principali indici.

Sebbene il discorso di questa notte del presidente americano Donald Trump non abbia evidenziato grandi novità, il tono conciliante e pacato insieme alle solite promesse, ha fatto da catalizzatore per le borse mondiali che hanno conseguito una performance di tutto rispetto aiutate anche dai buoni dati macroeconomici arrivati dalla Cina, dall'Europa e dall'America.

Dal punto di vista tecnico, il fatto di aver superato di slancio la resistenza posta in area 19.200 che aveva resistito diverse volte all’attacco dell’indice Ftse Mib, cambia la prospettiva nel breve riportando il nostro indice nel quadro di un movimento lateral rialzista come avevamo pronosticato a inizio mese borsistico.

C’è stato, al raggiungimento dei 19.300 punti di future, un certo appagamento ma poi con l’apertura di Wall Street il rialzo è continuato salvo poi ritornare nei pressi di quest’area nelle fasi finali della seduta.

Il CDV ha ripreso a macinare tanto che alla fine si vede benissimo la sua tendenza rialzista, anche i volumi sul future alla fine sono aumentati.

Commento di apertura giovedì 2 marzo 2017

Viviamo una euforia senza precedenti. Fino a poco tempo fa bastava qualche minimo accenno al rialzo dei tassi da qualche sconosciuto membro votante del FOMC che i mercati subivano una profonda correzione. E’ quasi certo che per la riunione di marzo la FED, preoccupata dalla forte euforia dei mercati e dal superamento da parte dell’inflazione di quel 2% ritenuto ottimale, possa aumentare i tassi portandoli verso l’1%. Domani parlerà la Yellen che dovrebbe confermare questa sensazione. Eppure non è successo nulla di tutto questo! I mercati ieri sono ripartiti al rialzo come se la FED avesse comunicato di voler abbassare i tassi, invece che alzarli.
E’ evidente che i mercati azionari americani - plagiati dalle promesse di Trump - sembrano entrati in un vicolo cieco dove esiste un'unica via d'uscita: quella del rialzo che ha ormai raggiunto connotazioni difficilmente paragonabili a bolle speculative del passato.
Naturalmente questa euforia non poteva non contagiare gli indici europei che hanno prodotto una forte accelerazione intorno ai due punti percentuali. Il nostro Ftse-Mib ha fatto addirittura un +2,4%, spinto come al solito dal settore bancario. Sono state di fatto rotte tutte le precedenti resistenze che avevano più volte fermato gli indici europei.
Quindi godiamoci – per il momento – questo ritrovato ottimismo e, per quanto ci riguarda, se anche oggi dovessimo chiudere con il segno più potremo guardare con fiducia al nuovo livello di resistenza posto a 19.800 livello toccato nella prima seduta dell’anno e successivamente a fine gennaio.

Aggiornamento ore 10.30

Ieri, il nostro indice Ftse Mib, dopo ave riconquistato la soglia dei 19.000 punti prima e l'area di resistenza 19.200 dopo, ha dato una bella spinta sulla via del rialzo – soprattutto se questa spinta viene confermata anche nella giornata odierna - decretando così l'uscita dalla fase laterale che lo attanagliava ormai da fine gennaio.

La partenza è sembrata buona e ha prodotto un buon impulso anche se al momento sembra sia dovuto più che altro all’effetto inerziale di ieri piuttosto che a una vera e propria voglia di proseguire la via del rialzo.
Per il momento è stato creato un PVP in basso e un VWAP poco sopra con una asimmetria positiva con un CDV positivo vedremo nel prosieguo della seduta se questi dati in favore di una prosecuzione del rialzo si mantengono oppure no.

Aggiornamento ore 14.20

Ancora asimmetria positiva divenuta nel frattempo più marcata con il PVP rimasto ancorato dove l’avevamo lasciato precedentemente a 19.330 punti. Il VWAP invece tende a salire per cui significa che il prezzo sta battendo zone al di sopra del VWAP stesso. Non si vedono al momento volumi in alto nella distribuzione capaci di modificare il quadro rialzista in atto messo in risalto anche dal CDV in crescendo.

Io credo che questi signorotti americani possano solo crashare di notte!!!.....fregando tutti. Secondo me stanno già piazzando i colpi ribassisti ma li devono ancora far esplodere. Non è possibile che anche tecnicamente non vi sia uno storno !!
Tu hai altri indicatori che possono confermarlo?
Saluti

Commento di apertura giovedì 2 marzo 2017

Viviamo una euforia senza precedenti. Fino a poco tempo fa bastava qualche minimo accenno al rialzo dei tassi da qualche sconosciuto membro votante del FOMC che i mercati subivano una profonda correzione. E’ quasi certo che per la riunione di marzo la FED, preoccupata dalla forte euforia dei mercati e dal superamento da parte dell’inflazione di quel 2% ritenuto ottimale, possa aumentare i tassi portandoli verso l’1%. Domani parlerà la Yellen che dovrebbe confermare questa sensazione. Eppure non è successo nulla di tutto questo! I mercati ieri sono ripartiti al rialzo come se la FED avesse comunicato di voler abbassare i tassi, invece che alzarli.
E’ evidente che i mercati azionari americani - plagiati dalle promesse di Trump - sembrano entrati in un vicolo cieco dove esiste un'unica via d'uscita: quella del rialzo che ha ormai raggiunto connotazioni difficilmente paragonabili a bolle speculative del passato.
Naturalmente questa euforia non poteva non contagiare gli indici europei che hanno prodotto una forte accelerazione intorno ai due punti percentuali. Il nostro Ftse-Mib ha fatto addirittura un +2,4%, spinto come al solito dal settore bancario. Sono state di fatto rotte tutte le precedenti resistenze che avevano più volte fermato gli indici europei.
Quindi godiamoci – per il momento – questo ritrovato ottimismo e, per quanto ci riguarda, se anche oggi dovessimo chiudere con il segno più potremo guardare con fiducia al nuovo livello di resistenza posto a 19.800 livello toccato nella prima seduta dell’anno e successivamente a fine gennaio.

Io credo che questi signorotti americani possano solo crashare di notte!!!.....fregando tutti. Secondo me stanno già piazzando i colpi ribassisti ma li devono ancora far esplodere. Non è possibile che anche tecnicamente non vi sia uno storno !!
Tu hai altri indicatori che possono confermarlo?
Saluti

Nelle bolle speculative non c’è analisi che tenga perché non stiamo parlando di un aspetto razionale ma emotivo.

Vorrei ricordare a tal proposito il titolo Tiscali passato dal prezzo di collocazione di 46 € di ottobre ai 1.197€ di marzo, un aumento del 2.500% in poco più di 5 mesi dalla sua entrata in borsa, cifre pazzesche.
Anche in quella circostanza gli investitori erano impazziti ed euforici per i grandi guadagni realizzati in pochi mesi. In effetti chi avesse venduto in quel momento avrebbe fatto davvero grandi affari, ma nessuno si sbarazzò del titolo, convinti che la salita non si sarebbe mai arrestata: ma si sbagliavano! Di li a poco iniziò la fase di calo delle quotazioni del titolo che colse tutti gli investitori di sorpresa perdendo ciò che aveva guadagnato fino a quel momento e da un massimo di 1.197€ in poco più di 50 giorni si ritrovò a 40€ il titolo scese poi a 30€ a 15€...

Aggiornamento ore 16.50

A un’ora dalla chiusura il mercato rimane ben impostato anche se abbiamo raggiunto l’acme. Difatti si incominciano a vedere volumi sulla parte alta della distribuzione che hanno portato alla formazione di un nuovo PVP a 19.445 punti.

Qualora il prezzo del future dovesse scendere al di sotto del PVP aumenterebbe la probabilità che la chiusura si realizzi nei pressi del VWAP o su livelli inferiori.

Commento di chiusura giovedì 2 marzo 2017

L’ indice Ftse Mib chiude a 19.440 punti (+0.39%) in una seduta rialzista che alla fine è sembrata più dovuta a un fatto inerziale che a una vera e propria voglia di salire ulteriormente. Come avevamo anticipato, la discesa sotto il PVP posto a 19.445 ha portato il future esattamente sul VWAP. Nel frattempo il PVP si è modificato ed è sceso a 19.425.

Il CDV alla fine ha chiuso in negativo.

Commento di apertura venerdì 3 marzo 2017

Lo storno – si fa per dire – è arrivato! L’avanzata degli indici americani ha subito una correzione lasciando sul tappeto parte dei guadagni fatti il giorno precedente. Il Dow Jones ha segnato infatti -0,53%, SP500 -0,59% ed il Nasdaq100 -0,51%.
E’ probabile che questo storno sia dovuto alla presa d’atto che la FED è decisa ad alzare i tassi nella prossima riunione di marzo con una accelerazione delle manovre di normalizzazione rispetto a quel che aveva preventivato in precedenza.
Certo! Se questo scenario dovesse effettivamente concretizzarsi, dopo le prime prese di beneficio è probabile che possa partire un’onda correttiva ribassista di una certa portata in grado di riassorbire parte degli eccessi rialzisti di natura euforica evidenziati nell’ultimo periodo.
Insomma, una correzione "salutare" che riporti le quotazioni in un binario più realistico e nel contempo di vedere con i fatti se le promesse fatte da Donald Trump si concretizzino.

Per quanto ci riguarda, il nostro Ftse-Mib sembra mostrare nell’ultimo periodo una certa forza relativa e difatti ieri ha proseguito il rialzo ed è stato tra i pochi a salire ancora in Europa con un +0,39% a 19.440 punti.
Anche oggi sembra che sia partito abbastanza tonico.
Il future Ftse Mib dopo una partenza in sordina ha recuperato tutto portandosi subito nel territorio verde.