SCADENZA GIUGNO 2017

Aggiornamento ore 14.40

Il contesto economico in cui ci stiamo muovendo e soprattutto quello monetario sembrano remare a favore della stabilità e potrebbero sostenere i mercati nel medio periodo. E’ difficile pensare – almeno fino a quando la volatilità sui mercati non si risvegli - ad un cambiamento del sentiment.
Da questo punto di vista i mercati europei si trovano in questo momento avvantaggiati rispetto a quelli americani sia perché da qualche trimestre assistiamo ad una crescita economica migliore di quella statunitense sia perché il processo di normalizzazione della BCE risulta sicuramente più accomodante di quello della FED.

Intanto il Ftse Mib future ha recuperato il livello dei 21.000; è importante però sottolineare come questo recupero non sia passato per una asimmetria positiva come avevamo ipotizzato, ma con piccoli passi avendo creato un nuovo PVP a 20.995 a pochi passi dal VWAP che si trova a 21.025 punti. Ciò – in un certo senso – potrebbe rappresentare un circostanza addirittura migliore per il prosieguo del recupero.

Aggiornamento ore 15.20

Segnalo una serie di PVP a ridosso dell’area dei 21.000 punti individuati dal cerchio verde.

Aggiornamento ore 15.50

Partenza in flessione per i mercati americani. Per il momento teniamo le posizioni ma il VWAP sembra che si stia inclinando a ribasso…

Aggiornamento ore 16.15

Ricreata la asimmetria positiva nella distribuzione.

Commento di chiusura lunedì 12 giugno 2017

Il Ftse Mib ha chiuso la prima seduta della settimana con un -1% a 20.910 punti. Continua la contrazione dello spread Btp/Bund a 169.09 punti base in scia al primo turno delle elezioni amministrative con risultati che tagliano fuori in numerosi ballottaggi il Movimento Cinque Stelle. Evento all'insegna della stabilità politica e che dovrebbe portare qualche rasserenamento in casa nostra.
Restano comunque le incertezze legate alle elezioni generali che si sono tenute in Gran Bretagna la scorsa settimana. Dal voto il partito conservatore è uscito privo di una maggioranza e il Parlamento è dunque sospeso, mentre dal primo turno delle legislative francesi esce rafforzata la leadership del presidente Macron.

Tecnicamente abbiamo assistito a una seduta partita con il piede giusto e finita con quello sbagliato. Alle 10.30 una prima bordata di vendite che ha fatto capitolare il CDV portandolo in territorio negativo. Dal livello dei minimi ha cominciato un lavoro di imbastitura e ricucitura dello strappo che tuttavia non ha riportato i corsi verso la zona alta della distribuzione ma fermandosi a livello dei 21.000 punti per aspettare eventualmente l’apertura di Wall Street e testare se si prefigurava una seconda seduta di sell off sui titoli tecnologici. Come difatti è avvenuto per cui il future è rimasto “ appeso ” a quel livello salvo poi scivolare nel finale sui minimi di seduta.
Rimane una forte asimmetria positiva con un PVP fissato a quota 20.930 e un VWAP a 20.995 per cui tutto dipenderà dall'apertura di domani che già si preannuncia carica di volatilità. In effetti aperture sopra al valore del PVP avranno un effetto di aumentare la velocità rialzista e allo stesso modo aperture al di sotto dello stesso causeranno una accelerazione ribassista proprio in virtù di questa asimmetria positiva nella distribuzione.

Commento di apertura martedì 13 giugno 2017

Dopo gli appuntamenti chiave della scorsa settimana e quelli in programma per questa settimana - mi riferisco soprattutto agli due appuntamenti delle due più importanti banche centrali BCE e FED. Mentre la prima ha lasciato tutto invariato, le attese degli esperti per la seconda danno quasi per certo il rialzo dei tassi a 1,25% dall'attuale 1% - la domanda che a questo punto tutti gli operatori si fanno è: "quale sarà la direzione che i mercati intraprenderanno?"

Apparentemente sembra che siano immuni da ogni dinamica ribassista ed ad ogni piccolo ritracciamento ci siano sempre operatori disposti a ricomprare velocemente. Il buon senso – tuttavia – fa ritenere che le Borse non possono avere ancora per molto tempo questo angolo di ascesa. In ogni caso è vero pure che fino a quando non vengono violati supporti importanti è inutile ipotizzare scenari ribassisti.

Per esempio in casa nostra - sebbene il trend primario in atto resti rialzista – cominciano ad avvertirsi primi segnali di scricchiolamento, ma solo al di sotto del supporto 20.500 si può cominciare a parlare di inversione di trend.

Tra l'altro quest'ultimo è lo scenario che ritengo più probabile nel medio periodo, per cui sto aspettando di vedere se ci sarà una fase di indebolimento per poi iniziare ad ampliare posizioni ribassiste, intanto mantengo un atteggiamento molto prudente con spread a credito che sfruttano l’attuale impostazione.

Aggiornamento ore 09.40

Lo avevamo detto nel commento di fine giornata di ieri che la forte asimmetria positiva lasciata in chiusura dalla distribuzione dei volumi sul Ftse Mib future avrebbe causato alta volatilità. L’apertura sopra al valore del PVP di ieri fissato a quota 20.930 ha avuto un effetto "amplificatore" della velocità rialzista che in pochi minuti ha portato il derivato a raggiungere 0,80% di rialzo con un massimo a 21.110 punti.

Aggiornamento ore 10.30

Borse europee positive nel giorno in cui inizia la riunione del Fomc, il comitato direttivo della Federal Reserve, chiamato a decidere le politiche monetarie americane. Il mercato si aspetta un rialzo dei tassi a 1,25% dall'attuale 1%.
L’altra questione ancora aperta riguarda lo scivolone del Nasdaq di venerdì scorso. In particolare gli operatori vogliono capire se si tratta di un temporale estivo oppure c’è qualcosa di peggio.
La scintilla che ha innescato la flessione del tecnologico sembra sia stato da una parte l’indebolimento di Trump e della relativa ambiziosissima agenda e, dall'altro, alcuni report firmati da grandi banche d’affari americane che hanno messo in luce come la maggior parte delle aziende tecnologiche americane siano attualmente sopravvalutate. In uno Goldman Sachs ha esplicitamente parlato di “air pocket”, bolla d’aria per i titoli tecnologici ricordando come Amazon stia viaggiando a un rapporto prezzo-utili di 89 contro una media di 58 ai tempi dei picchi della bolla tecnologica di fine millennio.
A mio avviso, in attesa delle mosse della Fed, i grandi fondi di investimento hanno semplicemente switchato: vendendo titoli tecnologici che dall’inizio dell’anno hanno guadagnato il 19% e acquistando titoli energetici che nello stesso periodo perdono più o meno la stessa percentuale.

Intanto l’asimmetria positiva lasciata aperta ieri si è riassorbita ed si sta facendo avanti gradatamente una zona di volumi subito a ridosso dell’area dei massimi che potrebbe dare qualche problema all'ulteriore salita.

Aggiornamento ore 11.35

L’effetto amplificatore del movimento rialzista è possibile coglierlo dal grafico allegato della distribuzione dinamica dei volumi che mette in luce due aspetti.
Il primo la pendenza rialzista del VWAP (linea rossa) che risulta molto pronunciata e in secondo luogo la formazione di una serie di PVP (linee orizzontali gialle) che si sono formati uno di seguito all’altro nel tentativo di arginare la forza propulsava rialzista.
Ebbene da poco tempo il VWAP ha cambiato pendenza e la formazione di PVP si è arrestata tutte condizioni che fanno ritenere probabile un ritorno del prezzo verso il livello dei 21.000 punti.

Aggiornamento ore 14.30

Andamento attuale del CDV. Nel riquadro in basso si è venuto a formare la nota figura di inversione.