Riassumiamo brevemente quanto osservato dalla lettura degli Open Interest della prima settimana.
Sicuramente c’è stato un cambiamento di sentiment degli istituzionali che si stanno riposizionando più in basso in termini di strike. Hanno creato due livelli provvisori rispettivamente di supporto (21.250) e di resistenza (22.000) e in più una strategia neutrale molto ampia il cui punto centrale ruota intorno ai 21.500 punti. Da ultimo le discese vengono seguite in parte da una chiusura parziale e veloce attraverso lo strumento future.
Del resto la 1ª settimana del mese borsistico di luglio è stata caratterizzata da una parte dalla concreta possibilità di un inasprimento della guerra commerciale condotta da Trump contro il resto del mondo e dall'altra dall'incapacità europea di trovare una linea comune ed efficace per la gestione dei migranti sottolineando ancora una volta le continue divisioni interne e gli egoismi nazionali che permeano l’Unione Europea.
Gli indici, soprattutto europei, hanno pagato pegno registrando un consistente arretramento e riportandosi verso i supporti di fine di maggio.
Queste le performance settimanali:
- -3,31% Dax
- -1,81% Eurostoxx50
- -1,36% Ftse-Mib
E meno male che venerdì c’è stato un tentativo di rimbalzo altrimenti le performance sarebbero state ancora peggiori.
Bisogna dunque stare in campana...