SCADENZA NOVEMBRE 2022

Ora, noi non sappiamo se questa volatilità “realizzata” a scadenza sarà uguale, inferiore o superiore alla volatilità implicita espressa in questo momento.
Possiamo dire solo che se sarà uguale né il venditore né il compratore dello straddle avranno avuto un vantaggio da questa operazione.
Se la volatilità storica sarà inferiore il venditore sarà stato avvantaggiato mentre invece se risulterà superiore l’acquirente sarà stato favorito.

In questo momento - tuttavia - questo aspetto non ci interessa perché quello che stiamo cercando di capire è quale previsione stanno facendo gli operatori istituzionali circa l'andamento futuro del prezzo del sottostante nei prossimi 24 giorni.
Come mai la previsione la facciamo fare a loro? Semplice! Il mercato delle opzioni è un mercato molto tecnico nel senso che la maggior parte trader che vi opera possiede un background culturale finanziario molto elevato e in secondo luogo è l’unico mercato che è obbligato a fare una previsione futura circa l'andamento futuro del prezzo del sottostante. Se poi ci mettiamo che è frequentato quasi del tutto da istituzionali con enormi capitali possiamo capire perché quasi sempre azzeccano il pronostico di partenza.

Abbiamo visto che la volatilità storica è attualmente inferiore a quella implicita.
Questa è in generale una costanza: nell’80% dei casi sul nostro mercato abbiamo una situazione di partenza di questo tipo.

Cosa significa? Significa che le oscillazioni del sottostante – ammesso che la volatilità storica rimanga costantemente su questi valori - risulteranno più contenute rispetto a quelle previste attualmente dal mercato per cui la probabilità che questo rimanga confinato a scadenza all’interno dell’intervallo individuato risulterà più alta.

Più alta di quanto? Calcoliamocela.

Tornando al nostro straddle di partenza la domanda che a questo punto ci dobbiamo porre è:
il premio al rischio che si sta facendo pagare il venditore dello straddle per assumersi questo tipo di rischio (che ricordo essere illimitato mentre quello del compratore e fisso e stabilito a priori) è alto o è basso? La domanda non è banale perché se si fa pagare poco premio a rischio significa che non crede che le oscillazione future dell’indice possano causargli problemi se invece crede il contrario aumenterà in proporzione il premio al rischio.

Ebbene, il venditore si sta facendo pagare un premio al rischio inferiore rispetto a quello che dice la volatilità storica attuale per cui crede che le oscillazione future dell’indice saranno più contenute. In altre parole sta facendo una previsione di una leggera diminuzione di volatilità.

Ricordo che statisticamente parlando la differenza tra volatilità implicita e effettivamente realizzata sul mercato a scadenza è mediamente del 4,09%

Per quanto abbiamo visto finora e, considerando la correlazione inversa esistente tra la volatilità e le quotazioni dell’indice, nel senso che alla salita della prima corrisponde spesso una diminuzione del valore dell’indice e viceversa, il mercato si aspetta, da qui alla scadenza delle opzioni di novembre, una lateralizzazione o quantomeno un leggero aumento del prezzo dell’indice.

Anche il Trading System Trail ha fatto scattare l'entrata long... anzi una doppia entrata long.

Per concludere, una volta effettuata la previsione sulla volatilità e sulla direzionalità dell’indice, non ci rimane altro che mettere in piedi la strategia più adeguata. Beh… a diro il vero ce ne sono diverse a partire dalla più semplice come quella della vendita nuda di una Put che io personalmente non amo particolarmente, amo piuttosto strategie neutrali chiuse o a limite aperte ma con ampie possibilità di manovra. Mi riferisco in particolare alle strategie:

Short Put Spread
Strategia Batman
Strategia del Re
Strategia Diamond
Strategia Condor Dinamico
Strategia Spaiderman
Strategia doppio Ladder

che abbiamo già trattato in altre circostanze e a cui rimando.

La strategia che ho in mente di mettere in piedi per la prossima scadenza