SCADENZA FEBBRAIO 2023

Scadute le opzioni gennaio, occupiamoci della nuova scadenza mensile. Quella di febbraio. Analizzeremo - come primo step - gli Open Interest per vedere come sono disposti gli operatori istituzionali sul campo di battaglia. Passeremo poi all’analisi della volatilità e della direzionalità ipotizzando qualche scenario possibile e - in base a quest’ultimo sceglieremo la strategia da mettere a mercato.

Distribuzione attuale degli Open Interest

Fatto 100 la distribuzione degli Open Interest attuali vediamo come si distribuiscono qualitativamente in base alla moneyness.
Poco meno della metà sono Put OTM (48,1%), poi abbiamo una buona fetta di Call OTM (25,8%). Le Put ITM (3,2%) sono quasi inesistenti mentre le Call ITM (22,9%) sono decisamente più numerose.

La distribuzione ci dice che stiamo ancora nel campo rialzista. Quindi se le cose non dovessero cambiare, il mercato mantiene al momento la stessa struttura del mese scorso. Diciamo che gli operatori istituzionali non si aspettano grossi rischi a ribasso.

In questo momento il prezzo di chiusura dell’indice è situato all’interno dell’area di valore e a destra del crossover quindi in una condizione - come detto - di moderato trend rialzista.
Per cambiare impostazione definitivamente e passare a un trend a rialzo definito il prezzo dovrebbe superare il livello 26.250 punti.
Fino a quando il prezzo del sottostante rimane nell’area di valore sono favorite le vendite di opzioni perché diventa molto probabile la continuazione del movimento laterale rialzista del prezzo. Il tempo passa e la volatilità tende a scendere quindi due alleati per il venditore di opzioni.
Quando il prezzo si porta su una delle due estensioni (la parte gialla della figura), significa che siamo in una condizione di trend. In questo caso le opzioni che vanno ITM vengono chiuse o più frequentemente coperte dai future.

Valutiamo la strategia attuata dai venditori di opzione che tra l’altro sono quelli più attivi sul mercato. In base ai soldi messi sul piatto, questa è la strategia adottata da questi operatori sulle Mibo scadenza febbraio 2023 al netto dei future. Possiamo notare come sullo strike 25.500 c’è il picco più alto di guadagno.
Questi venditori portano a casa a questo livello più di 5 milioni di euro premi. Entreranno in copertura a 26.250 e a 24.250 punti rispettivamente a rialzo e a ribasso.

Chiusura di oggi lunedì 23 gennaio 2023.

L’indice Ftse Mib chiude in leggero progresso a 25.821,45 punti +0,18%.

Domani faremo delle previsioni sulla volatilità e sulla direzionalità del sottostante prima di scegliere e mettere a mercato la strategia su cui puntare questo mese.

Operatività di oggi martedì 24 gennaio 2023.

Differenziale di Open Interest di ieri.

Messo un tappo al livello 26.000 punti. E' assai probabile che questo ostacolo sia destinato a reggere nell'immediato.

Situazione Open Interest a livello generale basato sulle Mibo scadenza febbraio. Tutto l'impianto rimane orientato a rialzo.

Analisi della volatilità

La volatilità storica a 21 giorni annualizzata è attualmente a 14,3%. Complessivamente la volatilità statistica è incasellata in un canale pressoché orizzontale la cui estensione è del 13,5% circa tra minimo e massimo.
La volatilità, negli ultimi 3 mesi, sta danzando nella metà inferiore del canale, quindi in una condizione di bassa volatilità. E questo significa che il mercato sta esprimendo - nell’ultimo periodo - una modesta rischiosità da parte degli operatori.
Ricordo che la volatilità implicita delle opzioni a 30 giorni dalla scadenza è a 19,8% quindi un 5,5% in più di quella realizzata e che rappresenta il cosiddetto premio a rischio.