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tucciotrader ha scritto:Apparte la vendita delle opzioni, sei dell'idea che la volatilità andrebbe venduta sempre e comunque anche a causa dell'inevitabile effetto contango? Magari non solo la parte short-term della curva, ma anche la parte mid-term? Parlo di vendita di volatilità (implicita) attraversi futures VIX/VSTOXX...in teoria "contango" non è solo la distanza tra il derivato e lo spot, ma anche la tendenza del derivato di avvicinarsi allo spot verso scadenza.
Un nome tipicamente associato all’assunzione sistematica di posizioni corte su opzioni è quello di Victor Niederhoffer docente di finanza a Berkeley autore del libro di successo: The Education of a Speculator.
Ebbene, Niederhoffer - lasciata l’accademia - aveva creato una sua società di gestione, la Niederhoffer Investments, che venne però chiusa nell’ottobre 1997 quando il crollo dell’8% delle quotazioni in un solo giorno causò perdite sulle opzioni Put che aveva venduto tali da costringerlo al fallimento.
Del resto la vendita di opzioni Put non si rivelò un buon affare neanche per il Wimbledon Fund, creato sempre da Niederhoffer nel 1998: il fondo venne chiuso dopo le forti perdite subite in occasione dell’attacco terroristico alle torri gemelle dell’11 settembre 2001.
In generale non esistono strategie in opzioni in acquisto o in vendita buone per tutte le occasioni.
Le strategie di trading con le opzioni nascono e muoiono. Sopravvivono quelle che tendono ad adattarsi ad una realtà mutevole e le cui condizioni di volatilità restano in gran parte imprevedibili.
Vendere o comprare volatilità sistematicamente – a mio avviso – non ha senso.
La volatilità deve essere venduta quando è relativamente alta e deve essere acquistata quando è a buon mercato.