SCADENZA NOVEMBRE 2024

Il valore del sottostante in questo momento...

Il grafico sotto mostra la distanza percentuale tra il prezzo del sottostante e il livello del Crossover (34.472) a partire dall’inizio del mese borsistico di novembre.

Ecco alcune osservazioni basate sull'andamento del grafico:

La linea di tendenza tracciata evidenzia una progressiva diminuzione della distanza tra il prezzo del sottostante e il livello del Crossover. Questo può indicare una convergenza del prezzo verso il livello di equilibrio rappresentato dal Crossover, suggerendo che il mercato si sta avvicinando a una zona critica o di stabilità.

Si nota che la distanza percentuale inizialmente oscilla sopra il livello del Crossover con percentuali che raggiungono fino al 2,3%. Tuttavia, con il passare del tempo, queste oscillazioni si riducono, e il prezzo si avvicina sempre più al livello del Crossover. Questo potrebbe suggerire una perdita di direzionalità e una maggiore incertezza nel mercato.

Verso la fine del periodo rappresentato, il prezzo scende sotto il Crossover, come evidenziato dal dato -0,3% in rosso. Questo è un punto importante, poiché una permanenza sotto il livello del Crossover potrebbe suggerire che la pressione ribassista stia prendendo il sopravvento. Se il prezzo rimane sotto il Crossover, potrebbe essere un segnale di possibile debolezza o inversione.

Il fatto che il prezzo continui a oscillare intorno a questo livello conferma l'importanza del Crossover come punto di equilibrio per il mercato delle opzioni, proprio come discusso in precedenza. Gli operatori stanno probabilmente osservando questo livello come un riferimento per valutare se mantenere o modificare le loro posizioni.

In ultima analisi, il grafico suggerisce che il prezzo del sottostante sta lentamente convergendo verso il livello del Crossover, e ora si trova in una fase di incertezza vicino al punto di equilibrio. Se il prezzo dovesse allontanarsi significativamente dal Crossover, potrebbe segnare l'inizio di un movimento direzionale più deciso.

Ecco chi sta tirando giù il mercato...

Osservando il grafico delle variazioni percentuali pesate dei titoli dell'indice FTSE MIB, si può vedere come le performance dei singoli titoli, ponderate per il loro peso nell’indice, influenzano il movimento complessivo del FTSE MIB.
La barra rossa associata a Ferrari, con un contributo di -0,54%, evidenzia che la performance negativa di questo titolo è attualmente determinante nel calo complessivo dell'indice. La sua perdita ha pesato in modo significativo, contribuendo in maniera sproporzionata alla variazione negativa complessiva del FTSE MIB (-0,26%).

La maggior parte dei titoli presenta variazioni piuttosto contenute, con molti contributi vicini allo zero o con impatti minimi, sia in positivo che in negativo. Questo suggerisce che il movimento complessivo dell'indice è stato principalmente influenzato da pochi titoli, in particolare Ferrari, e non da un trend negativo diffuso in tutto il paniere.

Alcuni titoli, come Unicredit e Intesa Sanpaolo, stanno fornendo piccoli contributi positivi (0,10% e 0,08% rispettivamente), ma non sufficienti a compensare l'effetto negativo complessivo. Altri titoli come Enel e Generali stanno contribuendo negativamente, ma in misura molto più ridotta rispetto a Ferrari.

In sostanza l’indice FTSE MIB al momento è in ribasso dello -0,26%, e questo calo è fortemente concentrato su pochi titoli, con Ferrari che ha avuto l’effetto più rilevante. Senza l’impatto negativo di Ferrari, la variazione dell’indice sarebbe stata minima.

Questo per dire come il grafico in questione sottolinea l'importanza del peso specifico dei titoli all'interno dell'indice: un titolo ad alta capitalizzazione come Ferrari, se registra una performance negativa significativa, può influenzare sostanzialmente l’andamento dell’indice stesso.

Quando siamo sui minimi di giornata come in questo momento, l’algoritmo del trend ha la lancetta spostata grosso modo in corrispondenza del livello della linea tratteggiata e invece si trova in posizione neutrale.

La tabella mostra una generale polarizzazione dei titoli del FTSE MIB, con alcuni titoli in prossimità dei massimi e altri più vicini ai minimi. Questa distribuzione indica che, nonostante alcune azioni abbiano mostrato resilienza, altre stanno subendo una pressione negativa che potrebbe pesare sull'indice complessivo.
Il valore totale negativo di -0,22% suggerisce una prevalenza di titoli sotto i massimi, con una propensione moderatamente ribassista.
La colonna "Somma dei due" combina la distanza dai minimi e dai massimi, fornendo una misura complessiva della posizione relativa dei titoli rispetto al loro intervallo di prezzo recente.
Valori positivi indicano una vicinanza maggiore ai massimi, mentre valori negativi evidenziano una vicinanza ai minimi. Ferrari (-6,07%) e Moncler (-1,03%) sono tra i titoli che si trovano più vicini ai loro minimi recenti, segnalando un andamento ribassista.
In totale, l'indice presenta un valore aggregato di -0,22%, il che riflette una leggera inclinazione negativa, con più titoli vicini ai minimi rispetto ai massimi.
Questo tipo di analisi fornisce un’indicazione utile dello stato di forza relativa e della volatilità dei titoli del FTSE MIB, utile per identificare i titoli in trend rialzista o ribassista rispetto ai loro livelli di riferimento recenti.

Aggiornamento strategia al momento...

Volume Profile...

Come vedete la volatilità implicita detta i ritmi...

Le borse europee sono in attesa dei risultati delle elezioni presidenziali USA, con Donald Trump e Kamala Harris impegnati in un serrato testa a testa. La vera preoccupazione del mercato non è tanto chi vincerà, ma che un’eventuale situazione di incertezza possa portare a uno stallo politico e ritardare la nomina del nuovo presidente degli Stati Uniti.
A Milano, l'indice chiude a 34.472,06 punti in recupero dai minimi di giornata ma chiude comunque in calo dello 0,2%, zavorrato dal crollo di Ferrari (-7,06%).