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Fattori che influenzano i prezzi delle opzioni

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ironblade79

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Fattori che influenzano i prezzi delle opzioni

Messaggio21/11/2012, 15:24

(Da Borsa Italiana)

I FATTORI CHE INFLUENZANO IL PREZZO DI UN OPZIONE

È importante per l’investitore capire che i prezzi delle opzioni presenti sul mercato IDEM durante la giornata di contrattazione non sono in alcun modo determinati dalla Borsa Italiana o dalla Cassa di Compensazione e Garanzia; essi sono il risultato della domanda e dell’offerta competitiva, immessa nel sistema dai market makers, che agiscono in conto proprio, e dagli operatori, che agiscono in conto proprio e di terzi.

Il market maker è un operatore che si impegna a quotare sia un prezzo di acquisto che uno di vendita per determinati quantitativi di titoli e a condizioni di prezzo competitive.

L’esistenza di market maker assicura che gli ordini in acquisto e in vendita possano essere sempre eseguiti a prezzi competitivi e senza ritardi, pertanto contribuendo alla liquidità del mercato.

Un’opzione è un prodotto derivato, il cui valore dipende (deriva, appunto) dalla performance attuale ed attesa del suo sottostante, sia esso una azione o un indice. Molteplici fattori influenzano il prezzo di un’opzione. Questi possono essere classificati nel seguente modo:

- 6 fattori quantificabili (il prezzo del sottostante, il prezzo di esercizio, la volatilità, il tempo a scadenza, i tassi di interesse, i dividendi);

- altri fattori economici e di mercato, non quantificabili.

Vediamo come ciascuno di questi fattori influenza il prezzo delle opzioni.

I FATTORI QUANTIFICABILI

Il prezzo delle opzioni viene calcolato adottando modelli matematici differenti più o meno complessi, che tengono conto dei 6 fattori quantificabili:

- il prezzo del sottostante
- il prezzo di esercizio
- la volatilità
- il tempo a scadenza
- i tassi d’interesse
- i dividendi

http://www.borsaitaliana.it/derivati/optionpricer/guida/pagineintroduttive/imggraficofattori.gif

traders usano questi modelli per calcolare il prezzo delle opzioni e avere così una guida per eseguire le proprie contrattazioni sul mercato.

Per l’investitore in opzioni, ciò che rileva è comprendere come le variabili agiscano nella formazione del prezzo di un’opzione e che tipo di rischi vengano assunti, più che la formazione teorica del prezzo stesso, ormai standardizzata per via dell’applicazione di modelli di valutazione comuni e ampiamente accettati.



PREZZO DEL SOTTOSTANTE, STRIKE PRICE E VOLATILITA'

Se il prezzo del sottostante aumenta il valore intrinseco di un opzione call aumenta, mentre il valore intrinseco di una opzione put diminuisce.

Lo strike price, insieme al valore del sottostante, è il fattore che influisce sul valore intrinseco dell’opzione. In base alla relazione tra lo strike price e il prezzo de sottostante, un’opzione può essere ITM, ATM , OTM.

Possiamo definire la volatilità di un titolo o di un indice azionario in modo molto semplice ed intuitivo come una misura dell’ampiezza delle fluttuazioni del prezzo dell’azione o dell’indice.

Chiariamo questo concetto con un esempio:consideriamo il caso di due titoli A e B, entrambi con lo stesso prezzo iniziale e finale, in un arco temporale di 30 giorni:

http://www.borsaitaliana.it/derivati/optionpricer/guida/pagineintroduttive/imggraficovolatilita.gif

entrambe le azioni hanno lo stesso prezzo iniziale e finale, ma diverso è stato il “percorso” seguito durante il periodo di tempo analizzato: nel caso del titolo A, infatti, il prezzo è fluttuato, sia al rialzo che al ribasso, in misura di gran lunga maggiore rispetto al titolo B, per cui la sua volatilità è stata maggiore.

Maggiore è la volatilità che il mercato si attende per un determinato periodo, maggiore è la probabilità che vi siano ampie variazioni del prezzo del titolo o dell’indice. Chi acquista un’opzione beneficia delle ampie fluttuazioni del valore di mercato del sottostante (al rialzo in caso di opzioni call e al ribasso in caso di opzioni put), perché la probabilità che l’opzione scada in-the-money sarà maggiore. A fronte di una maggiore probabilità di guadagno, la perdita massima che si può avere è sempre pari al premio pagato per acquistare l’opzione. Ecco perché il valore delle opzioni call e put è tanto più elevato maggiore è la volatilità attesa del sottostante.

Occorre sottolineare che la volatilità ha impatto unicamente sul valore temporale dell’opzione e non su quello intrinseco.

FATTORI NON QUANTIFICABILI

Fino ad ora abbiamo analizzato singolarmente i fattori che hanno un effetto quantificabile sul prezzo delle opzioni.

Esistono, tuttavia, dei fattori che possono avere molta influenza sul comportamento dei prezzi delle opzioni, ma che sono molto difficili da quantificare (ad esempio: le aspettative sulla futura performance e sulla futura volatilità del sottostante). Tali fattori, benché determinabili, non possono essere immessi in un modello matematico di valutazione. Si possono raggruppare molteplici e disomogenei fattori “non quantificabili” sotto un’unica categoria, che chiameremo “Market Psychology”, attraverso la quale si possono spiegare situazioni di mercato varie ed imprevedibili, relativamente al sottostante dell’opzione. È proprio in queste situazioni di incertezza di mercato che l’investitore può rivolgersi al mercato delle opzioni sia per la copertura di posizioni in essere, sia per prendere posizioni sul mercato, con un esborso di denaro contenuto (effetto leverage).

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