Quando parliamo di opzioni, sappiamo che le variabili in gioco sono tre, e precisamente:
Ora, mentre i movimenti futuri del prezzo del sottostante e l’andamento della volatilità sono del tutto incerti e difficilmente prevedibili, il trascorrere del tempo nei mercati finanziari, rappresenta l’unica certezza così come è certo che a mano a mano che ci avviciniamo alla scadenza il prezzo delle opzioni, a parità di altre condizioni, subisce una inevitabile e progressiva riduzione.
Ecco il motivo per cui la scheda delle strategie (riportata in allegato) fa riferimento soltanto alle prime due grandezze: prezzo e volatilità.
Come primo passo il trader in opzioni è chiamato a rispondere a queste due domande:
Dopodiché, per trovare la strategia più coerente rispetto alla nostra previsione, dobbiamo selezionare quella derivante dall’intersezione tra la riga e la colonna corrispondente all’interno della specifica tabella riportata, sia se stiamo costruendo una strategia “ex novo” o cercando di gestirne una già consolidata.
Infine, attraverso un maggiore capacità di analisi della forza relativa del mercato, sia in termini di direzionalità che di volatilità, è possibile determinare gli strike che offrono le migliori opportunità di profitto rispetto alla strategia selezionata.
A queste valutazioni di base dovrebbero essere aggiunte anche importanti considerazioni in merito ai costi legati alle commissioni di intermediazione, al Money Managment e ai margini di garanzia visto che vengono proposte anche strategie che consentono la vendita di opzioni.
Stampate questa tabella e mettetela in bella vista… quando la vostra strategia non è coerente con quella dettata dal mercato è il momento di agire.
- - Prezzo
- Volatilità
- tempo
Ora, mentre i movimenti futuri del prezzo del sottostante e l’andamento della volatilità sono del tutto incerti e difficilmente prevedibili, il trascorrere del tempo nei mercati finanziari, rappresenta l’unica certezza così come è certo che a mano a mano che ci avviciniamo alla scadenza il prezzo delle opzioni, a parità di altre condizioni, subisce una inevitabile e progressiva riduzione.
Ecco il motivo per cui la scheda delle strategie (riportata in allegato) fa riferimento soltanto alle prime due grandezze: prezzo e volatilità.
Come primo passo il trader in opzioni è chiamato a rispondere a queste due domande:
- 1. Quali sono le nostre aspettative future in termini di andamento del sottostante? In altre parole siamo rialzisti, ribassisti o propendiamo per un mercato laterale?
2. Cosa pensiamo a proposito della volatilità futura? siamo convinti che salirà, scenderà o la volatilità futura sarà incerta?
Dopodiché, per trovare la strategia più coerente rispetto alla nostra previsione, dobbiamo selezionare quella derivante dall’intersezione tra la riga e la colonna corrispondente all’interno della specifica tabella riportata, sia se stiamo costruendo una strategia “ex novo” o cercando di gestirne una già consolidata.
Infine, attraverso un maggiore capacità di analisi della forza relativa del mercato, sia in termini di direzionalità che di volatilità, è possibile determinare gli strike che offrono le migliori opportunità di profitto rispetto alla strategia selezionata.
A queste valutazioni di base dovrebbero essere aggiunte anche importanti considerazioni in merito ai costi legati alle commissioni di intermediazione, al Money Managment e ai margini di garanzia visto che vengono proposte anche strategie che consentono la vendita di opzioni.
Stampate questa tabella e mettetela in bella vista… quando la vostra strategia non è coerente con quella dettata dal mercato è il momento di agire.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Meno si rischia più si guadagna ...