OPERATIVITÀ SCADENZA APRILE 2017

Aggiornamento ore 16.25

Avevamo detto nel commento di apertura come l’indice Ftse Mib fosse arrivato a un livello tale da rappresentare nello stesso tempo un target e una resistenza. Naturalmente stiamo parlando del livello di 20.500 di indice Ftse Mib che corrisponde grosso modo a un future di 20.100 punti circa.
Dopo l’apertura di Wall Street il nostro indice ha preso la direzione del ribasso ma in un certo senso l’indicazione era già incorporate del CDV che è stato sempre negativo dall’inizio della seduta.
Per il momento non si vedono volumi nella parte bassa della distribuzione in grado di ribaltare la situazione o quantomeno dare il via ad un recupero per cui mi aspetto un ulteriore indebolimento rispetto ai valori attuali.

Commento di chiusura lunedì 3 aprile 2017

Piazza Affari termina la prima seduta del mese e del secondo trimestre con il principale indice il Ftse Mib in rosso di un -1.22% a 20.242 punti appesantito dal cedimento del settore bancario. Dopo la buona performance del 1° trimestre sono scattate le prese di profitto in seguito al raggiungimento della soglia di resistenza posta a 20.500 punti. D’altra parte le elezioni presidenziali francesi sono ormai alle porte e non si sa mai come va a finire anche se i sondaggi danno Marine Le Pen soccombente nei confronti di Macron.
Tecnicamente avevamo messo in guardia in maniera diretta sulla possibilità che il Ftse Mib future potesse chiudere sui minimi di giornata come effettivamente è avvenuto.
Il CDV che era stato sempre in territorio negativo ha accentuato la sua negatività in concomitanza dell’apertura di Wall Street per poi terminare in profondo rosso. Poi non si vedevano volumi nella parte bassa della distribuzione in grado di dar vita a un minimo di rimbalzo e, ciliegina sulla torta, il VWAP continuava a scendere segno evidente che i prezzi battuti dal future insistevano su livelli sempre più bassi.

Due possibili scenari di apertura per domani.

• Primo scenario più ottimistico è quello che il future riempie la zona compresa tra le due mode cioè tra il PVP di oggi posto a 20.050 e la zona di volumi posta in area 19.850 punti
  
  
• Il secondo scenario più pessimistico prevede l’apertura in gap down e scendere di almeno 200 punti nella prima ora di contrattazione.

Commento di apertura martedì 4 aprile 2017

Il recupero finale di Wall Street di ieri non è servito stamane a dare una spinta agli indici europei per tentare di attutire il colpo subito nella seduta precedente e ripristinare in fretta il trend rialzista. E’ evidente che l’ottima performance dei i mercati europei la scorsa settimana e le elezioni presidenziali francesi ormai imminenti hanno invogliato alcuni investitori a proseguire nelle prese di beneficio.
La maggiore forza relativa che avevamo visto in precedenza tra le due sponde dell’atlantico sembra definitivamente sparita e Wall Street ha ripreso la scena come "primo attore".
Certo! La guerra commerciale di tipo protezionistica che Trump è intenzionato a scatenare contro tutto il resto del mondo, non aiuta i mercati. Le inevitabili ritorsioni attuate dai paesi colpiti dai dazi rischierebbero di dare un colpo mortale alla ripresa economica che faticosamente stava germogliando.
Oggi sarà interessante vedere – dopo il parziale recupero di ieri - se l’indice americano SP500 avrà la capacità di proseguire in questa direzione o confermare la tendenza negativa di breve.

Il Ftse Mib future, dopo un’apertura sulla parità si è indebolito e in questo momento cede -0,20%. I volumi sviluppati, tuttavia, non danno l’impressione che il derivato voglia accelerare a ribasso anche se il CDV da positivo è finito in territorio leggermente negativo. Aspettiamo la formazione di un PVP in basso nella distribuzione e soprattutto un CDV che torni in verde prima di intraprendere qualsiasi operazione rialzista.

Aggiornamento ore 14.50

A Piazza Affari continua il clima di debolezza che – seppur non intenso – prosegue in modo costante prova ne sia il VWAP inclinato in basso stando a indicare che il future tende a battere regolarmente su prezzi al di sotto della media. Intanto il VWAP si è portato sotto il PVP creando una asimmetria negativa nella distribuzione. Per il momento la situazione non è in via di miglioramento lo sarà solo con una entrata di volumi in basso nella distribuzione, formazione di un nuovo PVP e positività del CDV fino a quando non si verificano queste situazioni il mercato rimane impostato a ribasso.

Commento di chiusura martedì 4 aprile 2017

Piazza Affari chiude sulla parità con il FTSE Mib che termina la seduta a 20.257 punti (+0.07%).
Per la verità il derivato non ha mai dato l’impressione di voler scendere più di tanto nella giornata odierna. Nell’ultima mezz’ora la formazione di una candela verde riporta il future su i prezzi di ieri. La distribuzione appare leptocurtica cioè stretta e appuntita sui valori centrali dove si trovano anche il PVP e il VWAP rispettivamente a 19.760 e 19.765. Alla fine il CDV - in recupero anch’esso - ha messo un piede in territorio positivo.

Il peggio è passato? Beh… non direi a giudicare dallo spread Btp Bund che è ritornato stabilmente sopra la soglia dei 200 punti base.

Commento di apertura mercoledì 5 aprile 2017

C’è grande attesa per il primo faccia a faccia tra i due presidenti Xi Jinping e Donald Trump il 6 e il 7 aprile, in Florida, dove si giocherà la prima delle tante partite commerciali che ci attendono prossimamente e innescate dalla nuova amministrazione americana.
Ancora una volta ieri Wall Street, che navigava in territorio negativo, nella seconda parte ha recuperato terreno, per chiudere la seduta in modesto rialzo con tutti e tre i principali indici azionari.

Il nostro Ftse-Mib, dopo il forte segnale di inversione ribassista arrivato lunedì, ieri ha proseguito il calo per metà seduta, scendendo fino a 20.100 per poi recuperare nel finale di seduta. Sul fronte obbligazionario lo spread Btp Bund è tornato stabilmente sopra la soglia dei 200 punti base più per il calo dei rendimenti del Bund che non per i nostri BTP.

Oggi, dopo una partenza scattante in positivo, il Ftse Mib future si è sgonfiato ritornando sui livelli di chiusura dove – tuttavia – ha creato una buona base di ripartenza con un PVP a quota 19.820 e un VWAP al di sopra a 19.835 punti. L’asimmetria positiva della distribuzione che si è venuta a creare dovrebbe consentire al derivato un certo recupero.

Trading system Trail aggiornato mercoledì 5 aprile 2017

La situazione resta immutata per quanto riguarda il nostro sistema di trading, dopo il forte segnale di inversione ribassista arrivato lunedì da parte del Ftse Mib. Il segnale e sempre long entrato il 03/ 03/ 2017 a 19.348 punti e lo stop è situato a 19.931 punti. Essendo quest’ultimo collocato definitivamente al di sopra del prezzo di entrata, anche nel caso in cui venga colpito, si avrà la certezza di aver realizzato un trade in guadagno. Il sistema di trading che abbiamo denominato “Trail” si basa sulla tecnica del Trailing Stop e segue un principio ormai consolidato: The trend is your friend, il trend è tuo amico e quindi seguilo dinamicamente fino a prova contraria.

Aggiornamento ore 11.45

Come detto nel commento di apertura, il Ftse Mib future - dopo la lieve correzione di inizio seduta - aveva creato una base per ripartire e difatti ha innescato una salita che lo ha portato a superare i massimi di seduta. Il CDV si è letteralmente impennato a testimonianza della propulsione impartita da questo movimento rialzista. Naturalmente ora ci sarà una fase di stabilizzazione a cui seguirà un proseguimento dell’ondata rialzista.

Ultimamente mi viene da pensare al problema dell'induzione e del tacchino di Bertrand Russell.

Immaginate un tacchino che vive in un allevamento. Tutti i giorni, sia che piova sia che splenda il sole, alle nove del mattino puntualmente gli viene portato il cibo dal suo padrone. A ogni pasto nella sua mente si consolida sempre più la convinzione che la regola generale della vita sia quella di essere sfamati quotidianamente dalla razza umana. Purtroppo per il tacchino questa sua conclusione fu clamorosamente smentita la mattina della vigilia di Natale quando la stessa mano che gli aveva dato da mangiare sarà la stessa mano che gli tirerà il collo.

L’esempio del tacchino serve per spiegare più in generale il fenomeno dell’induzione cioè quella forma di ragionamento che, dall'esame di una serie di casi particolari, conduce a una conclusione universale.
Il tacchino ha imparato dall'esperienza e la sua fiducia si è rafforzata man mano che cresceva il numero dei pasti amichevoli forniti dal suo padrone e benché la morte fosse sempre più prossima, egli si sentiva sempre più al sicuro. Il paradosso è che questo senso di sicurezza ha raggiunto il massimo proprio nel momento in cui il rischio era maggiore!

A cosa mi riferisco? Al fatto che ormai ci siamo abituati a questo andazzo rialzista dei mercati. Pensate! Per quasi otto anni consecutivi l'indice S&P 500 ha generato un rendimento annuo del 18% (compresi i dividendi) e ogni ribasso è stata un’occasione per mettersi a rialzo.
In un mercato libero di muoversi tutto ciò dovrebbe far accendere la spia rossa lampeggiante che ci ricorda che guadagni eccezionalmente alti per un periodo prolungato le correzioni possono essere piuttosto pronunciate per la necessità di regredire verso la media.
Ma – come si sa - abbiamo un mercato drogato dalla FED e da altre banche centrali con le loro politiche monetarie che non rendono il mercati liberi di muoversi e quindi i fondamentali economici contano poco.