Piazza Affari termina la prima seduta del mese e del secondo trimestre con il principale indice il Ftse Mib in rosso di un -1.22% a 20.242 punti appesantito dal cedimento del settore bancario. Dopo la buona performance del 1° trimestre sono scattate le prese di profitto in seguito al raggiungimento della soglia di resistenza posta a 20.500 punti. D’altra parte le elezioni presidenziali francesi sono ormai alle porte e non si sa mai come va a finire anche se i sondaggi danno Marine Le Pen soccombente nei confronti di Macron.
Tecnicamente avevamo messo in guardia in maniera diretta sulla possibilità che il Ftse Mib future potesse chiudere sui minimi di giornata come effettivamente è avvenuto.
Il CDV che era stato sempre in territorio negativo ha accentuato la sua negatività in concomitanza dell’apertura di Wall Street per poi terminare in profondo rosso. Poi non si vedevano volumi nella parte bassa della distribuzione in grado di dar vita a un minimo di rimbalzo e, ciliegina sulla torta, il VWAP continuava a scendere segno evidente che i prezzi battuti dal future insistevano su livelli sempre più bassi.
Due possibili scenari di apertura per domani.
- Primo scenario più ottimistico è quello che il future riempie la zona compresa tra le due mode cioè tra il PVP di oggi posto a 20.050 e la zona di volumi posta in area 19.850 punti
- Il secondo scenario più pessimistico prevede l’apertura in gap down e scendere di almeno 200 punti nella prima ora di contrattazione.