SCADENZA SETTEMBRE 2018

Dalle stelle alle stalle...

Il mese di agosto ha rispettato la tradizione con un movimento del nostro Ftse Mib all’insegna della volatilità complice – oltre ai problemi legati al rallentamento della crescita e alle incertezze politiche dovuti all’attesa per la nuova manovra finanziaria, la fisiologica rarefazione degli scambi e lo spopolamento dei book operativi.

A Piazza Affari il nostro indice principale ha lasciato sul terreno un calo mensile del -8,77% e da inizio maggio – cioè da quando è cominciata la discesa – del -21,2% trascinata a ribasso dal settore bancario (-29% da inizio maggio) passando dalla miglior performance del 2018 di fine aprile a quella peggiore di inizio settembre.

Che la temperatura stia salendo lo vediamo anche dall'obbligazionario che in questo mese è stato devastato dalle vendite, con lo spread BTP-Bund schizzato sopra i massimi di maggio ed ormai a pochi punti base da quota 300 con il rendimento del decennale ormai abbondantemente sopra il 3,2%.

Tutto ciò si vede benissimo graficamente. Dopo la discesa repentina di inizio di maggio e il successivo movimento laterale che durava da inizio giugno, il mese di agosto ha visto la rottura della trend line inferiore del canale lateral - ribassista di lungo periodo con una certa accelerazione. Questo movimento trova la suo naturale approdo sul supporto 19.900 di indice Ftse Mib dove è probabile qualche recupero anche se la situazione resta pesantemente orientata a ribasso.

Trading system Trail aggiornato a venerdì 31 agosto 2018

Attualmente il segnale e sempre short entrato giovedì 02/08/2018 a 21.678 dell’indice Ftse Mib. Adeguamento dello stop che è passato a 20.844. Questa del resto è la filosofia del sistema di trading che abbiamo denominato “Trail” che sta - appunto – per Trailing Stop un ordine di uscita dalla posizione che non è statico ma segue dinamicamente il trend. In questo caso – come riportato – lo stop si sta adeguando a ribasso a mano a mano che l’indice scende.

Anche l’ADX sta confermando l’ipotesi previsionale espressa nei post precedenti.

Dall'inizio di agosto, nella parte destra del grafico, l'ADX comincia a salire, e si porta sopra la linea dei 20 che tipicamente segna inizio di un trend. L'incrocio del -DI (linea tratteggiata rossa) sul +DI (linea tratteggiata verde) fornisce la conferma della tendenza ribassista in atto.
La probabile evoluzione è quella di un proseguimento della fase ribassista per approdare a un possibile consolidamento o a uno sviluppo laterale in cui l’ADX tenderà a scendere e quindi anche l’incrocio eventuale del +DI sul –DI non deve essere considerato un cambio di trend a rialzo; ciò succederà solo nel momento in cui l’ADX ricomincerà eventualmente a risalire.

Favorite in questa fase le strategie lateral ribassiste.

Per ciò che riguarda la situazione di mercato odierna, abbiamo al momento una asimmetria positiva nella distribuzione dei volumi del future Ftse Mib. Sembra che la partita si stia giocando a “centrocampo” ossia intorno all’area dei 20.300 punti dove si trovano appaiati sia il VWAP che il PVP.
Il Trend Pressure e il Cumulative Delta Volume si trovano entrambi in territorio positivo sebbene in fase di contrazione.
Attualmente il future guadagna 0,27%. Qualche puntatina a ribasso fino alla parità è sempre possibile.

Commento di chiusura di oggi lunedì 3 settembre 2018

Piazza Affari e le principali borse europee hanno registrato variazioni frazionali nella prima seduta della settimana. Il Ftse Mib ha terminato la seduta con un progresso dello 0,62% a 20.396 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 20.253 punti e un massimo di 20.414 punti. Settore bancario in rialzo nonostante l’agenzia Fitch aveva peggiorato lo scorso venerdì le prospettive sul rating sovrano dell’Italia, portandole da “stabili” a “negative”.

Questo rialzo dei bancari è da mettere in relazione, oltre che ad un rimbalzo di natura tecnica dopo le performance negative dell’ultimo periodo, a rumors di mercato secondo i quali l’Unione Europea avrebbe deciso un’eventuale proroga per le garanzie pubbliche nelle operazioni di cartolarizzazione delle sofferenze.

Dal punto di vista tecnico abbiamo avuto una distribuzione bimodale con la formazione nel finale di un PVP nella parte alta dell’area di valore della distribuzione che ha avuto un’estensione relativamente contenuta. Diciamo che nel finale sono entrati volumi che hanno impedito un ulteriore rialzo.

Rimbalzo in vista?

Il tracollo di cui si parlava ieri ha creato una situazione di eccesso ribassista e sta favorendo un timido rimbalzo che già si era visto nella giornata di ieri nonostante l’assenza di Wall Street, chiusa per la Festa del Lavoro che ha condizionato tutte le altre piazze finanziarie europee che sono rimaste praticamente ingessate per tutto il giorno intorno alla parità.
Ieri, con un crescendo nel finale, il nostro indice Ftse Mib ha in effetti messo in piedi un rimbalzo trainato dalle ricoperture sui bancari, mentre lo spread, pur non allontanarsi troppo dalla zona pericolosa dei 300 punti, è riuscito a chiudere in leggero calo a 284.
Intanto oggi si vede un gap up in apertura e una continuazione del movimento di recupero.

Le bugie hanno le gambe corte

Gli spazi per realizzare quanto promesso dal governo giallo verde in campagna elettorale non ci sono a meno di non sforare al di sopra del 3% il rapporto debito Pil. Quindi o è una finanziaria annacquata con un semplice restyling di alcune misure già varate da governi precedenti di centro sinistra e fatti passare come reddito di cittadinanza, modifica della legge Fornero e flat Tax, oppure si tratterà di una finanziaria tutta in deficit e a quel punto credo che i mercati ci infliggeranno punizione simile a quella del 2011 quando lo spread finì sopra i 500 punti e l’allora governo Berlusconi fu costretto a dimettersi.

Intanto il gap up di partenza sta per chiudersi...

Costruito al momento un supporto. Reggerà?

Trend Pressure e Cumulative Delta Volume virati in negativo.

Situazione Open Interest scadenza settembre.

Come si vede le Put ITM sono esagerate ben 37.149 pezzi contro appena 818 di Call ITM. Abbiamo Call OTM vendute in numero maggiore (50.081) rispetto alle Put OTM (25.689)