Re: SCADENZA GENNAIO 2019

Come si vede, la situazione non migliora nemmeno dopo l’apertura di Wall Street.

La zona cuscinetto rimane situata al di sopra del prezzo battuto in questo momento e solo un suo superamento potrebbe far cambiare il quadro. Anzi più ristagna in basso e più il future potrebbe scivolare ulteriormente inducendo quanti ancora non hanno chiuso le posizioni e hanno un prezzo di carico coincidente con la zona cuscinetto a mettersi in scia.

Un aiuto potrebbe venire con la formazione in basso nella distribuzione di un PVP che starebbe a significare l'entrata di operatori di lungo periodo che ritengono vantaggioso per il futuro l'attuale prezzo.

L’indice Ftse Mib chiude in parità a 19.290 punti (-0.05%) in una giornata con una buona intonazione che poi però durante la giornata è andata via via scemando. Nella seconda parte della giornata - con l'entrata di volumi nella parte bassa della distribuzione del future sull'indice Ftse Mib e la conseguente formazione di un profilo Bi- Modale - il derivato ha colmato la parte centrale situata tra i due PVP concludendo con una distribuzione simmetrica. Insomma possiamo dire che c'è stato un sostanziale pareggio.

Per ciò che riguarda la strategia abbiamo chiuso i due mini future allo stesso prezzo dell'apertura per cui siamo ritornati allo Short Strangle di partenza.
Mancano solo 4 giorni di operatività piena prima che le opzioni scadano e abbiamo ancora un po’ di autonomia ( break even point a rialzo = 19.645 ) per rimanere sopra lo zero. Non accordo nessuna possibilità al fatto che il sottostante possa superare il break even point a ribasso.

Valuteremo in serata (dopo aver letto gli Open Interest) se è il caso rendere positivo il Delta con un acquisto di future.

Buongiorno,

vi allego il grafico dell'indice ftsemib correlato da stocastico e momentum. E' abbastanza chiaro che quando lo stoc taglia dal basso verso l'alto la linea 20 e il momentum la linea 0, l'indice sale e viceversa quando lo stoc taglia dall'alto verso il basso la linea 80 e il momentum la linea 0. Possiamo attenderci un ritorno a 18500 ?

Saluti
Paolo

Con la discesa di oggi siamo a pochi passi dall'obiettivo che c’eravamo prefissati ossia quello di portare a casa l’intero premio incassato dallo Short Strangle in soli 10 giorni di calendario su un capitale messo a rischio pari alla marginazione subita durante questo lasso di tempo e che si è aggirata sui 3.000€.

Un miglioramento costante avvenuto nella seconda parte della seduta ha limitato quasi completamente le perdite mattutine come è ben documentato dal Trend Pressure e dal CDV. Difficile che possa tornare pesantemente indietro in quest'ultima mezz'ora di seduta.

Commento di chiusura di oggi lunedì 14 gennaio 2019

L’indice Ftse Mib chiude a 19.171 punti (-0.61%) recuperando buona parte delle perdite accusate durante la mattinata.

Anche Wall Street prosegue in territorio negativo ma in recupero. A pesare sulle borse mondiali sono stati i dati sulla bilancia commerciale cinese peggiori delle attese. A dicembre, sia le importazioni che le esportazioni cinesi sono scese rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, probabilmente a causa della guerra commerciale dei dazi con gli Stati Uniti che hanno causato un indebolimento della domanda da parte dei consumatori e delle imprese.

Tecnicamente osservando ciò che è successo sul future dell’indice Ftse Mib, possiamo vedere che c’è stato un movimento a “V” il cui apice si è venuto a formare poco dopo mezzogiorno e da lì il future ha intrapreso un recupero di circa 200 punti. Naturalmente anche il Trend Pressure e il CDV hanno evidenziato questo andamento bifasico. Rimane una distribuzione con asimmetria negativa dei volumi con un PVP a quota 19.085 e un VWAP a quota 19.040 punti.

Oggi nessuna operazione sulla strategia che rimane sempre uno Short Strangle. Domani vedremo se ci saranno le condizioni per chiudere la strategia lasciando pochi spiccioli di premio al mercato.

Abbiamo semplicemente evitato il panico

Non c’è dubbio che stiamo attraversando una fase di fisiologico rimbalzo dopo i pesanti cali avuti a dicembre e che hanno decretato la fine del lungo bull market durato una decina di anni e aperto le porte definitivamente a quello ribassista di lungo periodo.

Come una marea che tutto fa alzare e tutto fa scendere durante il suo ciclo, anche le borse mondiali si sono comportate allo stesso modo seguendo Wall Street. Caduta rovinosa a dicembre e accenno di rimbalzo nelle prime sedute di gennaio.

Questa settimana, iniziata male per via delle notizie che arrivano dalla Cina e dall’Europa su una possibile frenata mondiale, non è sfociata – tuttavia - in panico da parte degli operatori. E’ vero! I cali diffusi ci sono stati, ma abbastanza contenuti e che hanno formato supporti importanti per ripartire.

Nonostante i dati macro economici impietosi di Cina e Europa, e gli USA sono ancora alle prese con lo shutdown che coinvolge mezza amministrazione federale, che farebbe pensare ad un avvitamento ribassista, sembra invece che il rimbalzo potrebbe non essersi spento del tutto e qualcosina potrebbe ancora fare. Naturalmente stiamo parlando sempre in una ottica di rimbalzo.