La prova del nove dei mercati azionari
E’ abbastanza evidente il movimento laterale dei mercati in quest’ultima fase.
L’impressione è di attesa di eventi che in qualche modo possono modificare lo stallo. E così, dopo un lunedì in flessione è seguito un martedì con le borse europee che hanno mostrato una moderata propensione all’ottimismo culminata in un rialzo generalizzato di mezzo punto percentuale.
Anche Wall Street ha vissuto una seduta asfittica con un’oscillazione giornaliera di soli 20 punti da parte dell’indice SP500 che si è mosso sui valori di parità per tutta la seduta chiusa alla fine con un calo dello 0,15%. D’altra parte incombeva la trimestrale di Apple che ha di fatto paralizzato tutto il listino e che è stata comunicata in serata dopo la chiusura dei mercati. La trimestrale – comunque – è risultata in linea con le attese degli analisti per cui chi temeva ulteriori sorprese negative – dopo l’annuncio a dicembre di una contrazione degli utili da parete dell’azienda di Cupertino – ha potuto tirare un sospiro di sollievo.
Oggi ci sarà la prova del nove nel senso che i mercati avranno l’orecchio teso verso la FED per cercare di capire dalle parole di Powell quali potranno essere le impostazioni future di politica monetaria USA e – ancor prima - alle 14.30 al dato attesissimo della stima del PIL USA del 4° trimestre 2018 previsto in forte contrazione dagli analisti a 2,5% annualizzato, dal 3,4% del trimestre precedente.
Inutile dire che questi eventi da soli potranno catalizzare in un senso o nell'altro la direzionalità dei mercati.