SCADENZA FEBBRAIO 2019

L’Europa tiene duro

Gli indici europei per la prima volta da quando c’è stato lo scossone ribassista di dicembre, hanno mostrato i muscoli.
A cominciare dall’Eurostoxx50 che ha fatto un bel balzo di +1,57% arrivando a quota 3.215 punti. In questo modo, non solo ha confermato il trend rialzista di breve, ma si è scrollato di dosso quella lateralità che lo incatenava all’interno di uno stretto range di prezzo. Ora la strada da percorrere per raggiungere i massimi relativi dei primi di dicembre è breve.

Analoga prestazione l’ha fatta il Dax che ha addirittura guadagnato +1,71%.

Anche il nostro Ftse-Mib ha partecipato al rialzo rimanendo però un po’ più indietro con +1,16% nonostante i brutti dati che continuano ad arrivare e che confermano la frenata della nostra economia certificata dal PIL del 4° trimestre 2018 e, probabilmente, anche da quella del trimestre in corso.

Fino a quando dura rimaniamo in scia e continueremo a vivacchiare. I problemi inizieranno quando il clima mondiale comincerà a peggiorare a quel punto si salvi chi può.

Piazza Affari tenta di recuperare il divario che c’è stato ieri tra gli indici europei muovendosi in controtendenza. I volumi sono tuttavia modesti per essere credibili. VWAP e PVP sono appaiati a livello centrale e su un livello importante che è quello dei 19.800 punti. E' molto probabile un ritorno su questi valori dopo un periodo di stazionamento in alto nella distribuzione.

La zona cuscinetto si trova attualmente nella fascia compresa tra 19.810 e 19.840 punti. Il prezzo naturalmente sovrasta questi valori e si è spinto più di 100 punti più in alto. Questo da una parte è indice di forza dall'altro, se non è supportato da volumi in grado di assorbire questa forza, l’impatto che ha il rialzo è risibile.

Differenziale Open Interest di ieri.

Apertura di 505 contratti Call strike 19.500. Sono stati contratti ITM quindi con una componente di direzionalità. Sullo strike 19.750 sono stati chiusi - invece - numerosi contratti sia Call che Put. Molto probabilmente i primi andavano a coprire in spread il rischio dei precedenti, mentre le Put sono state tolte evidentemente perché non avevano più un senso speculativo essendo - precedentemente - in the money. Quindi analizzando asetticamente questi dati una certa propensione a rialzo la vediamo e che conferma quello che già avevano detto tempo addietro la situazione generale in termini di Open Interest.

Il range di prezzo che riguarda la media ponderata degli Open Interest delle Mibo scadenza febbraio si sta adeguando spingendo i due livelli verso il centro e ci dice che il livello invalicabile a rialzo è 20.200 punti. Mentre a ribasso è 18.475.

Gli istituzionali a questi livelli di prezzo ottengono il massimo beneficio. A rialzo e a ribasso gli utili tenderanno a ridursi gradualmente. In ogni caso a rialzo incassano sempre mentre a ribasso la svolta c’è al di sotto dei 18.000 punti.

Quindi è probabile che tenderanno a far ristagnare il più possibile il prezzo dell’indice su questi valori ottenendo un duplice vantaggio sia in termini di Theta sia in termini di volatilità implicita delle opzioni che tenderà a diminuire.

Buongiorno,

oggi alle 14.30 rilasciano una serie di dati tra cui il pil; si sono presi del tempo per poterlo manipolare a loro piacimento


saluti Vito

Distribuzione bi modale possibilità di riempire con volumi la parte centrale del profilo.

I bancari molto forti tengono ancora su Piazza Affari

16.04
Inserito vendita in apertura di un future grande a 19.990 punti